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Cristiano Ronaldo e i nazionali: taglio dei premi a favore del calcio dilettantistico portoghese

Il capitano e stella del Portogallo, in accordo con i compagni e la Federcalcio ha deciso di donare una parte dei premi derivanti dalla qualificazione a Euro 2020 per aiutare le società più in difficoltà. In Portogallo, infatti, è stato già decretata la conclusione anticipata della stagione dilettantistica, mentre i club di Superliga attendono il via libera per tornare in campo.
A cura di Alessio Pediglieri
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Un paio di giorni fa era finito nell'occhio del ciclone per essersi fatto riprendere nella casa in cui sta passando gli ultimi giorni (si spera) di isolamento, con un campo sportivo a disposizione. Critiche, invidia, tensioni nei confronti di uno dei giocatori più forti e chiacchierati di sempre. Ma Cristiano Ronaldo non è solo perfezione atletica o un esempio di professionista a tutti gli effetti: è ancora un personaggio pubblico che appena può si dimostra generoso e pronto ad aiutare chi è maggiormente in difficoltà.

Lo ha dimostrato varie volte in questo momento di massima difficoltà medico-sanitaria mondiale, con i suoi appelli a rispettare le regole, con il suo silenzio-assenso alla scelta di decurtarsi due mensilità e posticiparne altrettante, con la sua beneficenza e adesso, con il consenso di rinunciare a parte degli emolumenti derivanti dalla qualificazione a Euro 2020.

Il comunicato della Federcalcio portoghese

Una scelta decisa da parte della federazione portoghese con tutti i giocatori e, quindi, anche con Cristiano Ronaldo, capitano e stella della nazionale lusitana campione in carica e fresca vincitrice della neonata UEFA Nations League. L'annuncio è arrivato direttamente dal Portogallo attraverso una nota ufficiale da parte della Federcalcio.

Un fondo da 5 milioni

Il tutto va a rafforzare la volontà da parte delle istituzioni calcistiche portoghesi nel salvaguardare il calcio minore, amatoriale e le società meno agiate. Grazie alla rinuncia dei nazionali, il ‘fondo' istituito sta per raggiungere i 5 milioni di euro. Una misura necessaria perché la FPF (la Federcalcio lusitana) ha già deciso di interrompere e annullare ogni competizione di serie inferiori, soprattutto amatoriali, creando però un evidente e collaterale danno economico ai club.

La stagione dilettantistica già annullata

Anche in Portogallo si sta però cercando di salvare il salvabile: il calcio lusitano ha fretta di ritornare a giocare, non appena la situazione sanitaria lo consentirà. Così come per le altre federazioni europee, anche la Superliga attende il via libera per riprogrammare la stagione e concluderla in tempi utili per gestire tutto il resto, anche la preparazione per la prossima.

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