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Costruita per creare partite difficili: così la Macedonia può mettere in difficoltà l’Italia

Tutti pensano alla possibile sfida contro il Portogallo, ma per l’Italia nei playoff Mondiali c’è da affrontare prima una squadra molto complicata come la Macedonia del Nord.
A cura di Jvan Sica
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Non sarà facile per l'Italia perché, nonostante le parole di Mancini che vuole tenere l’obiettivo puntato sulla prima partita di questi spareggi mondiali, tutti già iniziano a parlare solo e soltanto della (potenziale) sfida con il Portogallo dell’Estádio do Dragão e anche le scelte per la prima sfida di Palermo sembrano essere state fatte pensando alla seconda. La difesa campione d’Europa è completamente scomparsa, il duo Bonucci – Chiellini verrà conservato per Oporto. Gli altri ci sono ma con la benzina scarsa nel serbatoio dei centrocampisti e l’estate non più addosso che ha fatto grandi anche i nostri attaccanti sinceramente mediocri in questo contesto. Sarà poi un grande errore perché la Macedonia del Nord è costruita per creare partite difficili.

L’allenatore non ha un pedigree eccelso, Blagoja Milevski è un ex difensore centrale senza grandi vittorie alle spalle ma con un buon percorso in Under 21, che lo ha portato a prendere la Nazionale maggiore al posto di Igor Angelovski, capace di portare la Macedonia del Nord alla fase finale di Euro 2020. Quello che ne fa un allenatore di sicuro interesse è anche il suo apprendistato giovanile nella Stella Rossa di fine anni ’80, quella Stella Rossa che vinse la Coppa dei Campioni nel 1991, ultimo grande progetto jugoslavo prima della disintegrazione politica dello stato.

Il modulo con cui Milevski fa scendere in campo i suoi uomini è molto flessibile, anche se contro l’Italia è probabile uno schieramento leggermente più accorto. Potrebbe quindi scendere in campo a La Favorita con un 4-2-3-1 e poi soprattutto grazie ai laterali offensivi riconvertirlo in un 4-4-2 o un 4-3-3 a seconda delle fasi del match.

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Il portiere è una sicurezza. Stole Dimitrievski da anni difende bene la porta del Rayo Vallecano in porta. I tifosi caldissimi che sostengono la squadra al Campo de Vallecas non perdonano nulla e Dimitrievski da anni rende sempre ad alto livello. I quattro difensori sono Stefan Ristovski, da noi con Bari, Latina e Parma e poi quattro anni allo Sporting Lisbona dove è cresciuto esponenzialmente. Dall’altra parte un altro laterale molto forte, Ezgjan Alioski, che abbiamo visto al Leeds di Bielsa spesso essere l’attaccante fantasma che sapeva sfruttare il gioco della squadra. I due centrali non sono al livello dei laterali. Dovrebbero giocare Darko Velkovski e Visar Musliu e se i nostri attaccanti trovano buone giocate palla a terra potranno metterli in difficoltà.

I due a schermo davanti alla difesa non sono per niente due mediani solo corsa e pressing. Il primo potrebbe essere Tihomir Kostadinov, il metronomo della squadra e il secondo Enis Bardhi, mezzala del Levante con piedi celestiali. Sui calci di punizione è pericolosissimo e se Kostadinov ci mette fosforo, lui sa gestire e inventare calcio allo stesso momento. Con lui si trova alla perfezione Elif Elmas, il giocatore che conosciamo di più perché lo vediamo tutti i weekend con la maglia del Napoli. È tra i convocati ma non lo vedremo in campo, perché squalificato.

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Ci sarà invece Darko Churlinov, 21 anni dello Schalke 04, anche lui capace di partite in cui è un vero enigma per gli avversari. Avere così tanto talento e inventiva nella fascia di centrocampo sarà di sicuro un problema per l’Italia. Gli attaccanti su cui l’allenatore macedone può contare sono Milan Ristovski e Aleksandar Trajkovski, anche lui volto noto della serie A per aver giocato proprio a Palermo. Sono due attaccanti mediocri, nessuna annata travolgente da segnalare, ma sono due attaccanti che sanno fare gol quando capita l’occasione.

Noi troviamo la Macedonia del Nord dopo aver letteralmente buttato nella spazzatura la qualificazione mondiale per aver sbagliato due rigori contro la Svizzera sia all’andata che al ritorno. Loro invece hanno conquistato questo spareggio in un girone in cui partivano come quarta forza dopo Germania, Islanda e Romania. Due sono le partite che li hanno trascinati fino a Palermo. Prima di tutto la storica vittoria a Duisburg contro i tedeschi, battuti 1-2 con reti di Elmas e Pandev, il quale poco dopo ha detto basta con la Nazionale. Il 14 novembre scorso poi serviva un’altra impresa, questa volta a Skopje contro l’Islanda. Vittoria per 3-1 con Elmas ancora protagonista e autore di due gol.

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Bardhi e Churlinov saranno molto difficili da affrontare perché calciatori completamente atipici, bravi nel giocare ovunque e intercambiabili senza nessun calo di rendimento. Bisogna saper leggere e fermare la giostra macedone per poterla poi controllare e battere con un gioco, si spera, veloce. Se iniziamo a impantanarci con lunghi fraseggi sui 30 metri della loro area di rigore e gli diamo spazi dove poter giocare velocemente, con la loro tecnica possono metterci in grande difficoltà. Meglio non pensare troppo al Portogallo (o alla Turchia) se vogliamo almeno arrivare alla finale per giocarci Qatar 2022.

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