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Cosa fa oggi Sebastiano Rossi: “Basta, ho dato. Adesso mi riposo. Posso riposarmi a 60 anni?”

Sebastiano Rossi non ha problemi a dire che oggi non fa nulla, oltre a godersi la vita dopo una onorata carriera tra i pali del Milan, con cui ha vinto tutto: “Basta, ho dato. Sono un pescatore e cacciatore. Ho divorziato da mia moglie 20 anni fa, non ho figli. Non mi sono risposato”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Sebastiano Rossi ha 60 anni e non ha problemi a dire che oggi non fa nulla, oltre a godersi la vita dopo una onorata carriera tra i pali, che con la maglia del Milan gli ha fruttato una quantità di trofei mostruosa, tra cui cinque Scudetti e una Champions League. "Basta. Ho dato, ho giocato sino a 39 anni e fatto altre cose. Adesso mi riposo. Posso riposarmi a 60anni? – spiega adesso, aggiungendo cosa occupa le sue giornate – Sono un pescatore e cacciatore".

Sebastiano Rossi e gli errori del passato: "Ho fatto qualche cazzata, in gioventù e anche dopo. Chi non la fa?"

Personaggio noto per il suo carattere fumantino, che gli è costato più di un problema con la giustizia fuori dal campo, Rossi oggi giura di essere tutt'altra persona: "Ho fatto qualche cazzata, in gioventù e anche dopo. Chi non la fa? Chi non sbaglia? Fuori sono una persona normale, con pregi e difetti. Ho fatto la mia vita, ho pagato quello che dovevo pagare. Ho divorziato da mia moglie 20 anni fa, non ho figli. Non mi sono risposato. Ma la mia fedina penale è pulitissima. Non prendo nemmeno multe per divieto di caccia e pesca. Sono sempre dentro l'acqua".

Sebastiano Rossi tra i pali del Milan nella stagione 1994/95
Sebastiano Rossi tra i pali del Milan nella stagione 1994/95

"Cosa c'è nel mio futuro? La caccia nelle valli di Comacchio, la pesca in mare con la mia barca. No, non è una grande barca, prendiamo qualche orata, qualche branzino. È una barca intelligente, mi porta in giro e io mi sento libero", spiega il portierone romagnolo alla ‘Gazzetta dello Sport', lasciandosi andare a un rimpianto sulla sua carriera, legato alla Nazionale.

Il rimpianto per la mancata convocazione ai Mondiali di USA '94: "Non ci sono rimasto bene"

"La ‘pesca' nella mia carriera è stata ottima. Tirato su titoli, grandi coppe e anche qualche record personale. È andata molto bene. Ragazzi, ho giocato in ‘quel' Milan – premette Rossi – Poteva andare meglio? Mi sarebbe piaciuto giocare anche il Mondiale nel 1994. Avevo vinto lo Scudetto e la Coppa dei Campioni con il magico Milan, Atene, il 4-0 al Barcellona. Ma il CT Sacchi ha fatto altre scelte. Ha convocato la difesa del Milan, il centrocampo del Milan, ma non il portiere del Milan. Non ci sono rimasto bene, ma me ne sono fatto una ragione. Insomma, dai, sarebbe stato bello giocare e magari vincere anche un Mondiale. Non so se con me in porta sarebbe andata diversamente ai rigori col Brasile, chissà. Ma nella vita tutto è sempre stato possibile. Io sono arrivato dal Cesena al Milan, chi lo immaginava?".

Rossi ha vinto tutto in 12 anni di Milan
Rossi ha vinto tutto in 12 anni di Milan

Quando parla di Fabio Capello, Rossi usa una categoria a parte: "Ho lavorato con Bigon, Lippi, Sacchi e altri. Ho imparato da tutti. Con Fabio Capello è stata un'altra storia. Era diverso, perché era diverso quel Milan. C'era sempre, mi piace ricordarlo, il profumo della vittoria. Sono state stagioni particolari, indimenticabili. Eravamo bravi ragazzi. Oggi guardo poco, quasi niente. Mi fermo ogni tanto a dare un'occhiata ai portieri, così per deformazione professionale. Mi piace Donnarumma, è il più bravo. Poi Carnesecchi e Meret. Sono loro il futuro".

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