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Verona-Inter, Conte: “Non rompere il c***o e stai muto”. Juric: “Stai muto te”

Il botta e risposta tra Antonio Conte e Ivan Juric non è sfuggito ai tifosi a casa. “Ma che cazzo di fallo è?”, urla il tecnico dell’Inter contro il direttore di gara. “Gli fate dire ciò che vuole perché si chiama Conte”, la replica dell’allenatore scaligero che rivolto alla panchina avversaria aggiunge: “Questa è casa mia e ci vuole rispetto”.
A cura di Maurizio De Santis
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Il primo tempo dell'Inter è allucinante. Lazovic porta subito in vantaggio il Verona, sfruttando una disattenzione difensiva di Skriniar saltato come birillo. Veloso sfiora addirittura il raddoppio e solo il palo salva Handanovic. Antonio Conte assiste impietrito a quanto sta accadendo in campo. Vorrebbe urlare tutta la propria rabbia per la prestazione negativa della squadra: dopo quanto accaduto contro il Bologna si aspettava ben altra reazione dai calciatori e sfoga la propria delusione in modo differente.

È il battibecco con Juric che cattura l'attenzione delle telecamere e non sfugge ai tifosi a casa: si gioca a porte chiuse e ogni espressione dei protagonisti in campo viene naturalmente amplificata. Tra queste anche il botta e risposta tra gli allenatori. Quello dell'Hellas Verona protesta a più riprese nei confronti del quarto uomo. Cosa contesta? Di essere poco "severo" nei confronti dell'ex commissario tecnico della Nazionale perdonandogli anche atteggiamenti che andrebbero censurati. Urla, si sbraccia, mormora qualcosa ogni volta che una decisione arbitrale non gli piace. E a Juric che si rivolge alla panchina dell'Inter dicendo "questa è casa mia e ci vuole rispetto, non si permetta di dire certe cose" replica in maniera molto decisa: "Sta zitto".

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"Non rompere il cazzo e stai muto – urla Conte -. Hai capito? Muto". Juric: "Stai muto te". È solo una parte di quanto accaduto nel primo tempo e della polemica a distanza tra allenatori che non risparmiamo complimenti reciproci… "Ma che cazzo di fallo è?", urla Conte contro il direttore di gara. Juric non si perde d'animo e replica per le rime rivolgendosi però al quarto uomo. "Gli fate dire ciò che vuole perché si chiama Conte". A dire il vero lo stesso tecnico del Verona non è da meno: per distrarre Handanovic in fase di disimpegno gli dice: "dai che è persa… dai che è persa" ma il portiere dell'Inter non abbocca. Almeno lui.

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