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Condottiero e troll, la firma di Antonio Conte sullo Scudetto dell’Inter

Antonio Conte ha riportato lo Scudetto all’Inter dopo undici anni ed lui è il simbolo del 19° tricolore nerazzurro: condottiero tra mille insidie in campo e troll dei suoi critici sui social network. L’allenatore salentino è, senza dubbio, il maggior artefice del ritorno del club meneghino sul trono d’Italia.
A cura di Vito Lamorte
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C’è una firma indelebile sul 19° Scudetto dell'Inter ed è quella del suo allenatore. Antonio Conte è il maggior artefice del ritorno del club nerazzurro sul trono d’Italia perché è stato in grado di guidare una barca che spesso in difficoltà, sia per situazioni calcistiche che extra campo. Il tecnico di Lecce ha preso il timone della società meneghina nell’estate del 2019 ed ha riportato alla vittoria la Beneamata dopo aver sfiorato l’Europa League lo scorso agosto a Colonia ed essere riuscito a tenere la rotta nonostante le difficoltà societarie. Una situazione che, paradossalmente, potrebbe aver aiutato Conte a compattare tutto l’ambiente intorno alla sua figura e alla squadra: l’Inter dopo un inizio balbettante e una sciagurata eliminazione dalle coppe europee ha iniziato un percorso che ha portato i nerazzurri prima a mettere nel mirino il Milan e poi lanciarsi verso la conquista del titolo con una lunghissima serie di risultati utili consecutivi.

Da novello "viandante sul mare di nebbia" di Friedrich, Conte si è trasformato in una sorta di stratega militare sulle orme di Alessandro Magno a Gaugamela e ha compattato la sua Inter abbandonando tutte le velleità iniziali e ritornando a far vedere alcune idee che avevano contraddistinto la sua squadra lo scorso anno: a differenza della scorsa stagione, però, l’allenatore salentino nel suo motore poteva contare su calciatori di qualità superiore come Hakimi, Eriksen, Perisic e Sanchez; che hanno reso il suo 3-5-2 granitico ma, allo stesso tempo, di buone geometrie e grande dinamicità. Proprio l'inserimento a tempo pieno del centrocampista danese e dell'esterno croato sono stati molto celebrati e hanno permesso un ulteriore step all'Inter, perché la loro presenza fissa ha aumentato il ventaglio di opzioni offensive.

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Per rimediare ai problemi che ha riscontrato nei primi mesi della stagione Conte ha abbandonato tutte quelle idee e, come nel 331 a.C. il re di Macedonia rimediò all’inferiorità numerica adottando una strategia molto particolare di fronte all'esercito persiano di Dario III, anche lui ha serrato le fila e costretto gli avversari a fare il primo passo per poi colpirli con le ali più esterne, iniziando ogni movimento dalla zona di destra. Esattamente come Alessandro fece con Dario, così Conte ha attaccato e colpito il Milan proprio in quella parte di campo: da quel momento i nerazzurri non si sono più fermati.

L’Inter di Conte è stata criticata da tanti opinionisti perché, a loro parere, troppo attendista e il suo gioco troppo dipendente da Romelu Lukaku, Lautaro Martinez e Hakimi ma a quel punto il tecnico nerazzurro, che dallo scorso settembre è sbarcato anche sui social network, ha intrapreso un nuovo percorso come ‘troll’ di quanti puntavano il dito contro la sua squadra. Squadra che gioca in contropiede? Post sui suoi canali con un video che mostra un lungo possesso palla e azione chiusa col gol. Gioco basato solo sui lanci lunghi? Video con azione che ha portato alla rete con costruzione dal basso. Una vera battaglia social che ha conquistato ancora di più i tifosi nerazzurri e, chiaramente, ha avuto l’effetto opposto con gli avversari.

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Il primo anno a Milano dell’ex commissario tecnico della Nazionale si era concluso con il summit di villa Bellini al cospetto di tutti i vertici della società dopo un secondo posto in campionato e una finale persa contro il Siviglia, che aveva fatto seguito a diverse polemiche da parte di Conte nei confronti di una società poco presente. La seconda stagione nerazzurra è terminata con lo Scudetto, che mancava nella Milano nerazzurra dal 2010, anno di grazia per l’Interismo. Antonio da Lecce si presenterà al vertice in programma con Steven Zhang con la coppa sul tavolo e da una posizione di forza dalla quale poter trattare con la società per il prossimo futuro? Punterà alla seconda stella dell’Inter oppure il suo percorso nerazzurro ha già toccato il punto più alto? Lo scopriremo al prossimo post sui social di Antonio Conte, allenatore e troll campione d’Italia.

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