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Come hanno fatto ad annullare il gol di Mkhitaryan per fuorigioco di punta in Barcellona-Inter

La rete del 3-4 segnata nella ripresa non è stato convalidato perché il calciatore dell’Inter era in offside per la punta del piede. “Ci ripenserò per tutta la vita…”, il SAOT (fuorigioco semiautomatico) non ha dato scampo ai nerazzurri.
A cura di Maurizio De Santis
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Il gol del 3-4 di Mkhitaryan in Barcellona-Inter è stato annullato perché il calciatore era in fuorigioco per la punta del piede. Poteva essere il colpo del ko nell'andata della semifinale di Champions, invece no. Assurdo, pazzesco eppure reale e soprattutto giusto da regolamento. SAOT (acronimo di SemiAutomated Offside Technology) è lo strumento che ha permesso di rilevare la posizione irregolare dell'armeno. A occhio nudo sarebbe stato impossibile scorgere quel dettaglio che ha fatto tutta la differenza tra la gioia strozzata in gola e il sogno di mettere il muso in avanti anche in previsione del ritorno a San Siro. "Ci ripenserò per tutta la vita…", le parole del centrocampista che ancora non si capacità di aver visto sfumare quella marcatura per un'inezia. Questione di centimetri, come si evince anche dalle immagini restituire dalla regia che ha mostrato in diretta tv la proiezione valutata in sala Var e poi comunicata all'arbitro, Turpin. Il direttore di gara aveva fischiato subito l'off-side su indicazione dell'assistente di linea ma ha dovuto attendere che il check dalla cabina di regia prima di confermare la propria valutazione.

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Mkhitaryan in offside: rete annullata per la punta della scarpa

L'azione discussa capita al 75°, quando l'Inter colpisce il Barcellona in contropiede. Dumfries, autore di una doppietta, si rivela prezioso anche  nelle vesti di rifinitore: è suo il cross che dalla destra taglia tutta la linea difensiva dei catalani e arriva a Mkhitaryan che sbuca sul secondo palo e di sinistro fa gol. Non c'è nemmeno il tempo di esultare che il direttore di gara propende per l'offside: purtroppo per i nerazzurri, ha ragione. Perché? Aveva la punta del piede oltre al linea dell'ultimo calciatore catalano.

Cos'è e come funziona il SAOT, il fuorigioco semiautomatico

"Ancora non capisco come sia stato possibile annullare una rete del genere". Simone Inzaghi si lascia sfuggire questa riflessione amara durante le interviste in campo a Prime Video. È comprensibile il suo stato d'animo ma è così che funziona il SAOT: incamera una serie di fotogrammi raccolti con estremi precisione ed elaborati in maniera tale da determinare con certezza la posizione esatta del calciatore pescato in posizione sospetta.

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Come funziona la tecnologia del fuorigioco semiautomatico? All'interno di uno stadio sono installate 12 telecamere oltre a quelle delle tv. Queste telecamere fissano 29 "punti dati" che consentono di tracciare in tempo reale e con estrema accuratezza la collocazione di un giocatore. I dati immagazzinati sono inviati a un software che li analizza e li trasforma in immagine (le figure sono riprodotte in avatar) sul monitor dell'Avar, incaricato di verificare le posizioni dei calciatori come previsto dal protocollo Var. È un fuorigioco robot? No, ha più volte spiegato l'ex arbitro, Pierluigi Collina (presidente della Commissione arbitri della Fifa): "La tecnologia è solo un supporto quando la situazione è complicata, ma arbitri e assistenti sono comunque responsabili".

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