Come Fonseca ha trasformato la Roma in una squadra che può lottare per lo scudetto

Inter e Lazio entrambe all'Olimpico. Un big match e poi un derby che sfugge a ogni previsione. Per la Roma le prossime due partite valgono molto più dei punti per la classifica. È l'esame di maturità per un gruppo che può ambire a traguardi più ambiziosi oppure ‘accontentarsi' del ruolo di convitato al tavolo della Champions (e non è poco, coi tempi che corrono…). È la grande occasione (anche) per Fonseca: il tecnico portoghese messo in discussione con l'arrivo della nuova proprietà e adesso divenuto l'uomo della svolta per come ha saputo calibrare la squadra che non è più (solo) Dzeko-dipendente.
Come è cambiata la Roma di Fonseca
Alle spalle del bosniaco c'è un équipe che si muove compatta attraverso linee di passaggio strutturate a misura per esaltare le peculiarità di calciatori come Mkhitaryan (9 gol e 9 assist) e Pedro (quest'ultimo infortunato – 4 gol e 4 assist), "liberi" di agire a ridosso della punta e più nel vivo dell'azione. E il gioco di raccordo tra la trequarti e l'ex City funziona. Villar ha preso le redini del centrocampo nel suo ruolo di lotta e di governo, di fisico e di qualità in un reparto completato da Veretout e Pellegrini. In difesa ha trovato la quadratura del cerchio con Smalling, Kumbulla e Ibanez. E poi c'è Karsdorp, finalmente rigenerato dopo i problemi fisici e divenuto pedina fondamentale che garantisce spinta ed equilibrio, affonda il colpo e lo para.

Vincere gli scontri diretti è la prova di maturità
Ecco perché battere l'Inter nel confronto di diretto di domenica prossima (ore 12.30) rappresenta un crocevia importante della stagione. Vale molto più dell'aggancio al secondo posto, è un segnale molto forte al campionato. Finora il limite della squadra di Fonseca è di aver raccolto pochissimo nelle sfide contro le avversarie della parte alta del tabellone: ha pareggiato contro Juve (2-2), Milan (3-3), Sassuolo (0-0); perso male contro Napoli (4-0) e Atalanta (4-1). Un trend che è una sbavatura rispetto alla crescita complessiva, graduale scandita anche dai numeri: media punti di 2.06 a match abbassata da 1.63 raccolto fuori casa rispetto a 2.50 dell'Olimpico. È il momento della Roma, può farcela.