Chi è Alessandro Bellemo, il calciatore che ha salvato la vita alla turista accoltellata a Chioggia

È stata una notte di paura a Chioggia dove lunedì sera una turista tedesca di 30 anni è stata accoltellata più volte mentre portava a spasso il cane. La donna era in vacanza con il suo compagno e il figlio piccolo ed è stata aggredita con violenza di spalle da un uomo con il volto coperto da un casco che sarebbe già stato individuato dalle forze dell'ordine. Le sue urla hanno allarmato i passanti che sono subito corsi a soccorrerla e tra i primi ad avvicinarsi c'era anche Alessandro Bellemo, centrocampista della Sampdoria, accompagnato da suo fratello Stefano.
Il calciatore si trovava nel suo paese natale per trascorrere del tempo in famiglia assieme alla compagna e al figlio nato da poco: era a casa di suo fratello quando è stato spaventato dalle urla provenienti dalla strada e si è precipitato fuori per capire cosa stesse accadendo. Il suo intervento è stato provvidenziale per salvare la vita della donna che è stata affidata alle cure dei soccorritori chiamate proprio da Bellemo e da alcuni inquilini del palazzo che parlavano tedesco.
Bellemo primo capitano del Como di Fabregas
La sosta per le nazionali aveva concesso al centrocampista qualche giorno di riposo da trascorrere a Chioggia, la città in cui è nato, assieme alla compagna e al figlio Pietro nato alla fine di aprile. La famiglia si trovava a casa del fratello di Bellemo, Stefano, quando è accaduta l'aggressione: fortunatamente sono arrivati in tempo per chiamare i soccorsi e aiutare la turista accoltellata, evitando il peggio. "L'abbiamo accompagnata quasi fino all'interno della mia abitazione – ha raccontato Stefano Bellemo (anche lui con un passato da calciatore nelle categorie minori) a ‘La Nuova Venezia' – chiamando i soccorsi anche grazie all'aiuto di alcuni inquilini del palazzo che parlavano tedesco. All'inizio era cosciente, poi sempre meno. Ma continuava a chiedere del cagnolino".
Due anni fa il Bellemo è arrivato alla Sampdoria dove è stato quasi sempre titolare nel campionato che rischiava per chiudersi con una dolorosissima retrocessione, ma prima è stato uno degli eroi che ha dato vita al progetto del Como. Dal 2019 al 2024 ha vestito la maglia dei lariani diventandone il capitano e salutando la sua squadra poche settimane dopo la promozione in Serie A che ha lanciato la società tra i grandi: è stato lui il primo capitano dell'era Fabregas che all'epoca non aveva ancora il tesserino per poter allenare tra i professionisti. Ha trascorso lì i momenti migliori della sua carriera salutando come uno dei protagonisti principali della cavalcata che resterà per sempre nella storia.