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Che fine ha fatto Pellegri? In 2 anni ha giocato solo 6 partite col Monaco

Due anni fa Pellegri, l’enfant prodige del calcio italiano, veniva acquistato per 31 milioni di euro dal Monaco. Oggi, 700 giorni dopo, l’ex Genoa ha messo insieme solo 101’ nel Principato, sei gare in Ligue 1, una sola rete e una caterva di infortuni che, a 18 anni, lo stanno mettendo ai margini della formazione monegasca. Qui, la storia e il calvario del ragazzo di Genova.
A cura di Salvatore Parente
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Due anni fa, sembra oggi. Il 27 gennaio di allora Pietro Pellegri passava al Monaco oggi è scomparso dai radar. Dopo i record, le prime pagine e le speranze di Genova col Genoa, l’avventura in Francia per il 18enne rossoblù è stata finora un autentico incubo. Infortuni, operazioni, polemiche, pochissimi minuti giocati e una sola rete a referto in attesa di un riscatto, ancora lontano.

I record di Pellegri: enfant prodige del football nostrano

Cresciuto nelle giovanili del Genoa Pellegri, sin da principio, mostra a tutti le sue doti e le sue enormi potenzialità. Tanto che lo stesso patron Preziosi, al tempo, sostiene di aver trovato il nuovo Messi. Un Messi con altre caratteristiche ma che poteva – e può ancora in relazione alla sua età – fare davvero bene in questo meraviglioso sport. E gli esordi, stellari, sembrano confermare le iperbole dell’innamorato presidente. Pellegri, il 22 dicembre del 2016, a 15 anni e 280 giorni, nel corso di un Torino-Genoa, vinto dai granata per 1-0, fa il suo esordio assoluto in Serie A eguagliando Amedeo Amadei quale debuttante più precoce della storia della nostra massima serie. Due giri di orologio bastano per entrare negli annali ed eguagliare un primato, quello di Amadei, che resiste da 79 anni.

Nel corso di quello stesso anno però, Pietro, che spesso si aggrega al Grifone accumulando appena un altro spezzone di gara contro il Chievo a fine aprile, non si accontenta di questo record. Nel giorno dell’addio al calcio di Totti, il 28 maggio 2017, va anche in gol inaugurando il tabellino dell'Olimpico completato poi da Lazovic, Dzeko, De Rossi e Perotti. Una firma, la sua prima, storica: col guizzo romano Pellegri, a 16 anni e 72 giorni, diventa il terzo più giovane marcatore in Serie A, dopo lo stesso Amadei e la leggenda Gianni Rivera. Insomma, in pochi mesi apparecchia la tavola per un futuro radioso. In tanti si avvicinano a lui e tanti sperano di poter mettere le mani su questo potenziale craque del football.

La stagione successiva, che dura appena sei mesi a Genova, viene ricordata per un’altra pietra miliare: Pellegri realizza una doppietta casalinga con la Lazio divenendo a 16 anni e 112 giorni il più giovane calciatore a realizzare due gol all’interno della stessa partita nel nostro torneo. Battendo di quasi un anno, 17 anni e 104 giorni, il primato di Silvio Piola che durava da 86 anni.

Il passaggio al Monaco: 31 milioni di euro più bonus

Prove che convincono il Monaco a fare uno sforzo importante con i biancorossi che si assicurano il classe 2001 dietro un esborso di 31 milioni di euro bonus compresi. Il nostro football perde una giovane protagonista ma la Nazionale, e la possibile chance di giocare da titolare in un campionato comunque importante, non ne soffre troppo. Pellegri parte, vola nel Principato e studia per fare sfracelli anche in Francia.

Ma i primi mesi sono solo di apprendistato. Un apprendistato però forzato. Il calvario comincia. La pubalgia lo mette ko con Pellegri che totalizza appena tre presenze, 22’ di gioco e zero reti. La stagione successiva, quella targata 2018/19, comincia con altre difficoltà, una ferita al piede che lo tiene lontano dal campo fino al 26 di agosto quando Pellegri fa il suo debutto stagionale realizzando, pochi minuti dopo, la sua prima e sin qui unica marcatura con i monegaschi.

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Gol di voglia, rapina e furia agonistica al Bordeaux. Con, a margine, la convocazione di Mancini. A cui Pellegri non può rispondere, è di nuovo baratro: 246 giorni di assenza dai campi di gioco per un problema all’inguine che gli fa saltare tutta la scorsa annata conclusa con appena tre presenze ed un gol. Quest’anno, la musica non cambia, anzi. Già in estate, in ritardo di condizione, Pietro prova ad accelerare i tempi per ritornare sul terreno di gioco. La panchina col Nimes a fine agosto fa ben sperare ma il fato è avverso. Rottura della fibra muscolare e poi, a fine novembre, una lesione muscolare alla coscia destra che lo spedisce, ancora una volta, ai box. Con Jardim, allenatore del Monaco, che polemizza col Genoa che non avrebbe curato la crescita del ragazzo nei primissimi anni di attività di Pellegri.

la scheda, Sofascore, di Pellegri
la scheda, Sofascore, di Pellegri

Caratteristiche tecniche, valore e prospettive future

Un calciatore quasi dimenticato ma che, a 18 anni, ha tutte le carte in regola per tornare, riprendersi il proscenio e continuare a fare bene come agli inizi. Il suo valore di mercato però, risente lo scarso utilizzo di questi mesi. Il costo del cartellino è sceso a quota 7.3 milioni di euro e il Monaco potrebbe presto decidere di scaricarlo. Ma le sue potenzialità, quelle di una punta da 188 cm che però sa giocare benissimo con i piedi, sconsigliano questa opzione per un talento che, con un pizzico di salute, potrebbe fare davvero bene. Anche in chiave nazionale.

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