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Caso tamponi, indagine chiusa: Lazio verso il deferimento della Procura FIGC

La Procura Figc ha deciso di chiudere le indagini sul caso tamponi della Lazio e di procedere con la notifica al club biancoceleste: il presidente Claudio Lotito avrà 15 giorni per rispondere con una memoria difensiva per cercare il patteggiamento e evitare un provvedimento, che potrebbe consistere nel deferimento. Se dovesse andare in questa direzione, la società capitolina verrà portata di fronte al tribunale federale; altrimenti potrebbe arrivare l’archiviazione.
A cura di Vito Lamorte
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La Lazio ha trovato un'ottima continuità di risultati in campo e dopo la schiacciante vittoria nel derby è arrivata la qualificazione ai quarti di finale di Coppa Italia ma nelle prossime ore essere notificato il deferimento dalla Procura della FIGC per il caso tamponi di novembre. Ieri sera la sera è arrivata la notifica al club biancoceleste della conclusione delle indagini in merito al rispetto del protocollo anti Covid dopo aver raccolto tutta la documentazione e ascoltato i testimoni, tra cui il presidente del club capitolino Claudio Lotito e il responsabile medico biancoceleste Ivo Pulcini. Ora il capo della Procura federale, Giuseppe Chinè, pensa di avere tutti gli elementi necessari a procedere e la situazione per la società biancoceleste non sembra di quelle ottimali.

Il numero uno della Lazio ha due settimane per contestare le accuse producendo una memoria difensiva e per farsi ascoltare nuovamente in merito al caso che scoppiò nelle ore precedenti a Lazio-Juventus e che si amplificò nelle ore successive. Lotito potrebbe cercare un patteggiamento oppure scatterà il provvedimento: l'archiviazione o molto più probabilmente un deferimento, che porterebbe la società capitolina davanti al tribunale federale. A riportare questa notizia è La Gazzetta dello Sport.

Le possibili violazioni del protocollo federale riguardano principalmente la mancata comunicazione della positività alla ASL di Ciro Immobile dopo il tampone positivo della Synlab (il laboratorio scelto dalla UEFA) del 26 ottobre 2020, ovvero prima della gara di Champions con il Bruges; e del 2 novembre 2020, prima di quella con lo Zenit; data in cui era “debolmente positivo” anche per il test del laboratorio di Avellino. Inoltre, ci sarebbe il mancato rispetto dell’isolamento di 10 giorni previsto, visto che Immobile era presente all’ allenamento con il gruppo a cui è seguita la partenza per Torino del 31 ottobre 2020, ovvero 5 giorni dopo la positività, la gara contro i granata e le sedute di allenamento a Formello.

Intanto la Procura del capoluogo campano è a lavoro sull'indagine penale che riguarda il laboratorio Diagnostica Futura che processava i tamponi della Lazio: Massimiliano Taccone, presidente del Cda del centro, è l'unico indagato per falso, frode in pubbliche forniture ed epidemia colposa; e sia Lotito che Pulcini sono stati ascoltati come persone informate sui fatti. Il Procuratore aggiunto Vincenzo D’Onofrio indaga per fare chiarezza sulle difformità nei risultati dei tamponi Lazio e ciò che è successo dopo.

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