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Capello stuzzica De Ligt: “Che differenza c’è tra Bayern e Juve?”. E viene fuori la sua verità

Matthijs de Ligt svela la differenza tra gli allenamenti del Bayern Monaco e quelli della Juventus: le sue parole dopo la vittoria dei bavaresi in casa dell’Inter.
A cura di Vito Lamorte
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Matthijs de Ligt si gode la sua nuova vita al Bayern Monaco. Dopo i tre anni alla Juventus, il difensore olandese ha scelto di cambiare aria per crescere ancora a livello professionale e arricchire il suo bagaglio di conoscenze. Il calciatore classe 1999 è stato tra i protagonisti della vittoria dei bavaresi in casa dell'Inter nel primo turno di Champions League e si sta ritagliando un posto importante nella squadra di Julian Nagelsmann.

de Ligt nel post-gara di San Siro è intervenuto ai microfoni di Sky per commentare l'andamento del match contro i nerazzurri e la vittoria che li proietta in testa al girone di ferro della massima competizione europea: "Oggi abbiamo fatto un'ottima gara, non perfetta ovviamente, ma abbiamo fatto un ottimo gioco. L'Inter ha giocato bene con anta intensità, soprattutto è stato difficile il primo tempo per noi. Alla fine abbiamo fatto molto bene".

A chi gli chiede la differenza tra gli attaccanti della Serie A e quelli del Bayern risponde così: "Mi sto allenando contro gli attaccanti più forti al mondo. Ogni giorno imparo e migliori, questo è importante  per me".

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Infine, stuzzicato da una domanda di Fabio Capello, il difensore olandese ha parlato anche delle diverse metodologie di allenamento tra il Bayern Monaco e la Juventus : “Gli allenamenti in Italia e in Germania sono duri, ma lo sono in modo diverso. Alla Juve si faceva molta tattica, tanti schemi e poca intensità. Quando sono arrivato a Monaco mi mancava lo sprint e ho avuto delle difficoltà iniziali proprio negli scatti”. 

Non è la prima volta che de Ligt torna a parlare della Juve e di alcune questioni tecniche che riguardavano l'ambiente bianconero: dopo la cessione aveva rilasciato un'intervista in cui disse che voleva "giocare un calcio più offensivo" e scelse la Juve perché "l’allenatore era Sarri” ma queste sue parole sono state commentate anche da Leonardo Bonucci, che ha parlato di "mancanza di rispetto" da parte del suo ex compagno. Lo stesso olandese ha voluto specificare successivamente di aver detto "semplicemente quello che pensavano tutti". Inutile sottolineare che è molto probabile che anche queste parole non passeranno inosservate.

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