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Calvarese spiega cosa fa un arbitro prima e durante Inter-Juventus: “Sfatiamo un mito”

Gianpaolo Calvarese, ex arbitro di Serie A, racconta come si prepara Inter-Juventus dalla prospettiva di un direttore di gara. Arbitrerà Maresca: “Il suo pregio più grande è anche il suo difetto”.
A cura di Redazione Sport
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Inter-Juventus è il big match di questo weekend di Serie A. Il derby d'Italia, storicamente contraddistinto da veleni e polemiche, vale una grossa fetta di Scudetto. Visto il momento attuale gli occhi sono anche puntati sull'arbitro della partita, Fabio Maresca, che sarà chiamato a dirigere una delle partite da sempre caldissima. Giampaolo Calvarese, ex direttore di gara di Serie A, ha parlato a Fanpage.it di come  un arbitro affronti partite di questo tipo.

Dalla preparazione al lavoro che c'è dietro a un evento di questo genere fino all'approccio da avere all'interno degli spogliatoi pochi minuti prima del fischio d'inizio: "Di certo Inter-Juventus non si prepara in una settimana – ha detto – È una partita di grande tensione e l'arbitro di turno ha il compito di equilibrarla e portarla alla normalità".

L'ultimo Juventus-Inter: duello Bremer-Thuram.
L'ultimo Juventus-Inter: duello Bremer-Thuram.

Calvarese, come si prepara una partita come Inter-Juve dal punto di vista di un arbitro durante la settimana?
"Una partita come Inter-Juventus non si prepara in una settimana, bensì in anni e anni di lavoro a 360 gradi: lavoro tecnico, fisico e soprattutto mentale. Non è vero infatti che tutte le partite sono uguali: ci sono gare e gare, e il derby d'Italia comporta una grande pressione".

Il tipo di direzione si decide prima di una gara? Se lasciar correre o essere rigorosi, magari a seconda delle caratteristiche delle squadre.
"Sfatiamo un mito: non è l'arbitro a decidere il tipo di direzione, ma sono i calciatori e gli allenatori. Per esempio, una partita in cui le due squadre giocano per il pareggio non è uguale a una in cui una delle due deve per forza vincere. Di certo quando una gara va fuori equilibrio per un episodio, per un cambio di risultato o per una decisione arbitrale, lo scenario cambia. In considerazione di tutto ciò, l'arbitro deve garantire precisione tecnica ed equilibrio".

Il carico di polemiche legato al momento è qualcosa che un arbitro avverte o no? E come lo condiziona?
"Qualche anno fa si diceva che un arbitro dovrebbe estraniarsi dal contesto (per esempio quello mediatico), ma non sono mai stato d'accordo. Ritengo che l'arbitro debba essere informato il più possibile su quanto sta accadendo intorno a lui e alla categoria. Non deve lasciarsene condizionare, certo, ma la conoscenza è sempre premiante".

Lo scorso anno in Coppa Italia successe di tutto.
Lo scorso anno in Coppa Italia successe di tutto.

Negli spogliatoi prima dell’inizio della partita, quando l’arbitro incontra le squadre, in queste occasioni fa qualche avvertimento in particolare? Cosa succede?
"Più la tensione sale, più l'arbitro dovrebbe riportarla a un livello di "normalità" e di controllo. D'altronde chi arriva a dirigere un match come Inter-Juventus, deve avere nel suo bagaglio di esperienza almeno una ventina di precedenti con ciascuna delle due squadre. Questo gli permette di conoscere i giocatori (e di essere conosciuto): una parola, uno sguardo, una battuta possono riportare la partita nei giusti binari".

E in campo che atteggiamento serve per arginare la tensione dei calciatori?
"Questa è una domanda da un milione di dollari: un arbitro deve capire i momenti, in alcuni momenti (per la verità pochi) serve controllare la partita imponendosi, tenendo la barra dritta ascoltando fino in fondo il tuo io che ti ha portato in Serie A, ma il più delle volte bisogna creare empatia con calciatori, con le panchine, anche con il pubblico, seguendo il ritmo della gara, a condizione però di non farsi influenzare da fattori esterni, che ne peggiorerebbero le prestazioni".

Nella storia tanti arbitri si sono portati dietro per anni il peso di decisioni constate nel derby d’Italia. È successo anche a te, ma non ti sei mai tirato indietro dal parlarne.
"Gli arbitri sbagliano, inevitabilmente: il più bravo è quello che commette meno errori. E certamente sbagliare in una partita con l'attenzione mediatica di Inter-Juventus non è come sbagliare in un altro match. Errare è umano, l'importante è fare tutto il possibile per "attutire" l'errore e trasformarlo in forza mentale".

Fabio Maresca, arbitro di Inter-Juventus.
Fabio Maresca, arbitro di Inter-Juventus.

Perché la scelta è ricaduta su Maresca e non altri?
"In questo caso la scelta era quasi obbligata, per il designatore. Il primo fattore da considerare è che non tutti gli arbitri hanno il physique du role per dirigere il derby d'Italia: i candidati si contano sulle dita di una mano. Poi intervengono i precedenti e i motivi di opportunità (vedi il tema Orsato). A quel punto rimangono 1 o 2 papabili".

Un pregio che può aiutarlo in questo Inter-Juve e un difetto che può metterlo in difficoltà.
"Il caso di Maresca è veramente particolare: il suo miglior pregio è anche il suo peggior difetto. Si tratta di un arbitro di grandissima personalità, secondo forse solo a Orsato da questo punto di vista. Ma dovrebbe tenerla più a bada: in queste gare serve grande equilibrio".

Irrati sarà al VAR: è sempre il migliore?
"Su Irrati zero dubbi: è di gran lunga il miglior VAR, stacca gli altri di diverse spanne. Purtroppo, o per fortuna, in ciascuna disciplina ci sono due requisiti per avere successo. Uno è il lavoro, l'altro il talento. Oggettivamente i VAR Pro lavorano molto duramente, ma il talento di Irrati è cristallino, e inarrivabile. E quando si fondono lavoro e talento, ecco che si ha un fuoriclasse. E Irrati lo è".

Il fallo di Pjanc su Rafinha e la mancata ammonizione da parte dell'arbitro Orsato.
Il fallo di Pjanc su Rafinha e la mancata ammonizione da parte dell'arbitro Orsato.

C’è davvero un veto su Orsato per Inter-Juve o va spiegata meglio?
"Questa domanda mi fa sorridere: in questi giorni ho letto di social in rivolta perché Orsato non arbitrerà Inter-Juve. La verità è che qualsiasi decisione si prenda a livello arbitrale crea polemica. Se Orsato non arbitra il derby d'Italia la colpa non è né della Juve né dell'Inter, né di Gianluca Rocchi: il motivo è proprio che molta gente che non c'entra nulla col calcio critica le decisioni senza avere la necessaria conoscenza tecnica. Sono sicuro che se Orsato fosse stato designato, si sarebbe parlato di "scandalo", di "campionato già deciso", rievocando l'episodio di Pjanic del 2018. Quindi, per favore: non strumentalizziamo ciò che è già stato strumentalizzato per anni, e parliamo solo di tecnica".

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