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Calciomercato, tutti gli affari conclusi nella sessione di gennaio 2020

Ecco tutti gli acquisti e le cessioni ufficiali delle 20 squadre di Serie A che hanno animato questa sessione di mercato invernale: dal ritorno in Serie A di Zlatan Ibrahimovic al Milan fino all’arrivo di Eriksen all’Inter passando per gli investimenti del Napoli e l’affaire Kulusevski targato Juventus.
A cura di Salvatore Parente
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Chiude i battenti il calciomercato invernale con la nostra Serie A capace, rispetto agli ultimi anni, di ritagliarsi un ruolo da protagonista in Europa in sede di contrattazioni. Al termine di questo mercato i colpi made in Italy sono stati tanti e di valore. Dal rientro nel Bel Paese di Ibrahimovic, tornato al Milan dopo sette anni e mezzo, all'arrivo di Eriksen all'Inter passando per gli investimenti del Napoli e l’affaire Kulusevski targato Juventus, infatti, sono stati spesi diversi milioni di euro per rendere i nostri club ancora più competitivi in vista degli ultimi mesi di stagione. Qui, dunque, il tabellone riepilogativo di tutti gli affari conclusi nel corso di questo calciomercato invernale.

Milano capitale: prima Ibra poi Eriksen. Via gli ‘esuberi' del Diavolo

Prima Ibra al Milan, poi Eriksen all'Inter. In breve, Milano torna capitale del calcio nostrano, almeno sul mercato, piazzando due colpi non solo mediatici ma anche dal notevole peso specifico. Con l'ex Los Angeles Galaxy in campo i rossoneri sono imbattuti nel 2020, col danese fra le proprie fila, i nerazzurri rilanciano la sfida vista scudetto alla Juventus.

Il primo, preso a costo zero, e cioè nel novero degli svincolati, il secondo, prelevato con un colpo da maestro del solito Marotta che con l'ex #23 degli Spurs in scadenza a giugno ha anticipato i tempi portando il fenomeno classe '92 al ‘Meazza' per appena 20 milioni di euro.

Un’inezia per chi, con poche decine di minuti sui campi italiani, vale intorno agli 80 milioni. E poi, di contorno ma non troppo, Kjaer dall’Atalanta, con Caldara che ritorna agli orobici, per il Diavolo e Ashley Young e Moses per la Beneamata per rifarsi il look anche sulle corsie laterali. Insomma, le milanesi son tornate. Anche nel campo delle uscite redditizie. Con i rossoneri bravi a piazzare quei calciatori che, in questi mesi, non sono riusciti a portare in alto il club. E così, via Suso al Siviglia, prestito di 18 mesi più diritto di riscatto a determinate condizioni (la qualificazione in Champions League da guadagnare nell'annata 2020/21), Piatek all'Hertha Berlino per 27 milioni di euro e Rodriguez in prestito con diritto di riscatto al Psv. Rimpiazzati, nelle ultime ore, dal giovane belga Saelemaekers dall'Anderlecht (prestito con diritto di riscatto a 7 milioni di euro) e dal rientro a Milano dell'esterno uruguaiano Laxalt dopo le complicazioni sorte per Robinson del Wigan.

 

Napoli spendaccione con un occhio al futuro, Juve che colpo Kulusevski

In testa, nelle posizioni di vertice, la Juventus non ha ritenuto opportuno fare altro. E con quel roster ci mancherebbe, Sarri può dormire sonni tranquilli. Eppure i suoi 35 milioni di euro più bonus la Vecchia Signora li ha messi ugualmente sul tavolo. Ma non per questa annata con Kulusevski, sul quale c’era fortissima la concorrenza dell’Inter, promesso sposo a giugno dei campioni d’Italia. Per un affare, l’ennesimo dei bianconeri, che guarda al futuro ma anche alle dirette avversarie con i piemontesi vogliosi di strappare eventuali asset in grado di accorciare il gap ai rivali. Con gli innesti abili per la Primavera di Zauli Ntenda, Marques e Cotter nell’ottica di accumulare talento per i prossimi anni. Talento che però, prende anche altre strade. Oltre a Mandukic, separato in casa e volato all'Al-Duhail, addio anche a Emre Can che raggiunge il fenomeno Haaland per 30 milioni di euro al Borussia Dortmund.

Un ampio orizzonte chiamato futuro a cui guarda anche il Napoli che però, mai come in questa sessione invernale di calciomercato aveva speso tanto, 65.5 milioni di euro, per il presente, con gli azzurri chiamati a fronteggiare un’annata storta, e per la prossima stagione con Rrahmani (14 milioni di euro) e l'eventuale ingaggio di Kumbulla, che però sta prendendo tempo prima di decidere e Petagna (17 milioni di euro più bonus), che vanno proprio in questa direzione. Con gli altri 34.5 milioni di euro investiti invece per Politano (2.5 milioni), Demme (12) e Lobotka (20) pronti subito per l’uso.

Bene la Viola, quanti affondi per la Fiorentina

Capitolo a parte merita la Fiorentina capace di infilare una serie di operazioni importanti per la stringente attualità di questo campionato e per la prossima annata. Cutrone, prestito oneroso biennale da 3 milioni con obbligo di riscatto a 15/16, Duncan, a titolo temporaneo più obbligo di riscatto, Igor dalla Spal, con la stessa formula dell’ex Sassuolo col riscatto fissato intorno ai 7-8 milioni di euro, e Agudelo dal Genoa (a titolo temporaneo per 18 mesi più obbligo di riscatto) subito a disposizione di Iachini, Kouamé (11 milioni più 8 di bonus) e Amrabat, strappato al Napoli, per la prossima estate. Insomma, un mercato, quello viola, importante e che sembra gettare le basi per un futuro sempre più radioso.

Degne di nota, anche le operazioni che hanno riportato Caldara a Bergamo, prestito di 18 mesi più diritto di riscatto, e ricondotto in Italia, sempre sponda orobica, il talentuoso terzino classe 2000 Bellanova. A Roma, invece, bel colpo dei giallorossi che si assicurano l’estroso esterno ormai ex Barcellona Carles Perez, prestito con obbligo di riscatto a 14 milioni di euro e il centrocampista Villar mentre Florenzi, capitano dopo Totti e De Rossi, per non perdere l’Europeo, vola in Spagna in prestito secco al Valencia per i prossimi sei mesi. In secondo piano, ma non troppo, l’affare Pereiro al Cagliari con i sardi che prelevano dal Psv un ottimo trequartista da inserire alle spalle della prima punta di Maran.

Il mercato delle medio-piccole: rivoluzione Genoa, Bonifazi, Castro e Cerri per la Spal. Il Lecce ci prova

In fondo alla classifica, dove si trovano le squadre in difficoltà e che proprio a gennaio provano ad aggiungere qualcosa alla propria rosa, si sono mosse bene Spal e Genoa. I primi, aggiungendo Dabo dalla Fiorentina (prestito con diritto di riscatto), Bonifazi dal Torino (prestito con obbligo di riscatto a 12 milioni di euro) – un ritorno a Ferrara per lui – Zukanovic (svincolato), Castro dal Cagliari e Cerri, con Paloschi che fa il percorso inverso; i secondi, con all’attivo l’ennesima rivoluzione di mercato, abili a portare al ‘Ferraris’ tantissimi calciatori. L’esperienza di Masiello (a titolo definitivo per 2 milioni di euro), di Destro (a titolo temporaneo) e Behrami (svincolato), i guizzi felini di Perin (prestito secco), la qualità offensiva di Iago Falque (prestito), il centrale Soumaro dal Lille (prestito più diritto di riscatto a 10 milioni di euro) e il baby Konig dal Velez Sarsfield. Tutti elementi, che potrebbero positivamente influire nella rincorsa alla salvezza degli uomini di Nicola. Bene anche il Lecce con Donati (svincolato), Deiola (prestito con diritto di riscatto), Barak (a titolo temporaneo dall'Udinese) e il talento di Saponara (prestito) e la Sampdoria che aggiunge La Gumina dall'Empoli (prestito biennale di 18 mesi più riscatto a 7 milioni di euro) e riaccoglie in difesa Tonelli (prestito con obbligo di riscatto) dal Napoli.

Da segnalare i movimenti in entrata del Bologna, con Barrow (prestito con obbligo di riscatto a 13 più 6 di bonus milioni di euro) nuova freccia nell'attacco di Mihajlovic, l’innesto di Borini (a titolo definitivo), Eysseric (a titolo temporaneo) e Dimarco (prestito con diritto di riscatto) nel collaudatissimo spartito tattico del Verona di Juric e le chirurgiche operazione di un Parma che, dopo l’infortunio di Sepe, prende Radu dal Genoa, Caprari dalla Sampdoria (prestito oneroso a 2.1 milioni di euro e obbligo di riscatto a 9) e Kurtic (prestito oneroso a 500mila euro più obbligo di riscatto) dalla Spal per continuare a cullare un sogno chiamato Europa.

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