3.195 CONDIVISIONI

Bernardeschi si è tenuto dentro il segreto per mesi: “Non l’ho detto neanche a Cristiano Ronaldo”

Federico Bernardeschi svela cosa è successo negli ultimi mesi, mentre giocava la sua ultima stagione con la Juventus.
A cura di Paolo Fiorenza
3.195 CONDIVISIONI
Immagine

In attesa di scendere in campo, Federico Bernardeschi già ha fatto innamorare i tifosi del Toronto con la sua presentazione ufficiale diventata show. Il 28enne ex juventino non si è fatto mancare niente tra salti e cori, infiammando la platea con dichiarazioni di grande apprezzamento per la città e fiducia nel progetto: "Ho scelto di venire qui perché voglio vincere", ha detto.

Nella squadra canadese Bernardeschi ritrova Insigne e Criscito: è su loro tre che il club allenato da Bob Bradley punta per risalire da una situazione attuale che lo vede in grande difficoltà nella Eastern Conference dove è penultimo, molto lontano dai playoff. Il carrarino ha voluto fortemente l'avventura in Major League, preferendola ad altre soluzioni italiane ed europee. Si era parlato di Napoli e Atalanta soprattutto: "Ringrazio tutti. In particolare mister Gasperini e il direttore sportivo D'Amico, che mi volevano fortemente a Bergamo – spiega alla Gazzetta dello Sport – Mi ha cercato anche un club di Premier, a Londra. Ma non posso svelare chi. Il Tottenham? Diciamo che ammiro Conte spudoratamente".

Una scelta dunque più che ponderata, anzi inseguita con tenacia dal toscano. Nessuna soluzione last minute o per assenza di alternative. Bernardeschi svela che l'operazione affonda le sue radici in tempi non recenti: "Era da ottobre che pensavo a questa soluzione e sto toccando con mano che è meglio di quanto mi aspettassi, il club è super. Mia moglie Veronica mi ha incoraggiato subito, è stata attenta anche a tenere il segreto. Lo sapevamo solo in quattro o cinque. Il mio agente Andrea D’Amico è stato bravissimo a sbrogliare la matassa, quando ad aprile c'era un problema di budget".

Federico Bernardeschi durante la presentazione col Toronto FC
Federico Bernardeschi durante la presentazione col Toronto FC

Un'operazione tenuta nascosta a tutti: "Occorreva l'ok della Mls, perché lì la Lega deve autorizzare certi investimenti. Perciò non potevamo parlarne con nessuno. Non l'ho detto neanche a Cristiano Ronaldo – spiega l'ex bianconero, facendo intuire che tuttora si sente col portoghese – A Torino è nato un rapporto speciale tra noi, anche tra le famiglie. CR7 non è il numero uno solo in campo, è semplice e alla mano con chi gli è vicino".

Bernardeschi e Ronaldo sono grandi amici
Bernardeschi e Ronaldo sono grandi amici

Voltandosi indietro resta l'orgoglio: "Ho vinto 9 trofei, ho giocato nella Juve: cosa potevo chiedere di più a me stesso. Non devo dimostrare niente. Nella mia carriera ora c'è spazio per nuove emozioni e Toronto è il trampolino giusto. Io il Ronaldo del Toronto? Lo considero come un augurio. Ho scelto di firmare un contratto che mi può legare a questo club sino al 2028. E condivido le ambizioni dei dirigenti e del pubblico. La Juve? Mi considero il primo tifoso bianconero. A Torino sono cresciuto in tutti sensi, sono diventato padre, sono maturato come professionista".

3.195 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views