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Andrea Pirlo se la prende con i calciatori dopo Lazio-Juventus: nel mirino l’atteggiamento

Andrea Pirlo non ha nascosto la sua delusione dopo Lazio-Juventus, terminata 1-1 all’ultimo secondo dopo che i bianconeri avevano gestito il vantaggio disputando una delle migliori partite della stagione. L’allenatore bianconero ha criticato in maniera piuttosto esplicita l’atteggiamento dei suoi giocatori nel finale di gara.
A cura di Redazione Sport
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Per lunghi tratti Lazio-Juventus è stata la miglior partita della sua gestione. Matura, solida, da grande squadra. Tutto rovinato dagli ultimi secondi di gioco e, più in generale, dal brutto finale che è costato alla Juve la vittoria finale. Andrea Pirlo, forse per la prima volta nelle vesti di allenatore, è parso arrabbiato oltre la sua consueta imperturbabilità. Nel post-partita ha sì elogiato la prestazione, sul piano tecnico, ma ha puntato il dito in maniera piuttosto esplicita sull'atteggiamento con cui i suoi giocatori hanno buttato via la vittoria dell'Olimpico.

Lo ha spiegato a caldo, nell'intervista post-partita concessa ai microfoni di DAZN.

"Avevamo fatto una bella partita, non avevano mai tirato in porta, non c’erano avvisaglie di pericoli. Ma i campionati si vincono curando ogni dettaglio. Non siamo riusciti a gestire la palla negli ultimi secondi e capita di prendere gol. Guardando il complesso della partita, sul gioco sono soddisfatto".

È sul piano del comportamento che Pirlo ha da recriminare nei confronti dei suoi giocatori. Dal pallone perso da Dybala a centrocampo al gol di Caicedo sono trascorsi meno di 20 secondi nei quali la difesa della Juventus ha sbagliato tutto il possibile, concedendo l'insperato gol del pareggio agli avversari. E le parole di Pirlo sembrano cucite su misura per raccontare cosa non ha funzionato in quell'azione difensiva e, in senso più ampio, in tutto il finale di partita.

"Se hai la mentalità giusta di voler dominare la partita, riesci a farlo. Se vai in campo con un brutto atteggiamento, fai brutte prestazioni. Quando vuoi portare a casa la partita devi dare qualcosa in più e non siamo riusciti a farlo. Manca la cattiveria, la voglia di raggiungere questi risultati. Per vincere i campionati non bisogna mollare il minimo secondo. Questo ti fa fare la differenza".

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