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Allegri non si dà pace in tribuna durante Udinese-Milan: la reazione rabbiosa sullo 0-3 spiega tutto

Massimiliano Allegri, squalificato, ha seguito Udinese-Milan dalla tribuna stampa: pugni sul tavolo, urla e nervosismo anche sul 3-0 per i rossoneri. Una scena che racconta tutto.
A cura di Michele Mazzeo
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Massimiliano Allegri non riesce mai a staccarsi dalla sua squadra, nemmeno quando è costretto lontano dalla panchina. Squalificato dopo il rosso rimediato con il Bologna, il tecnico ha scelto un posto insolito per seguire la sfida tra Udinese e Milan: l'ultima fila della tribuna stampa del Bluenergy Stadium, accanto al collaboratore Aldo Dolcetti. Una posizione che ha trasformato la partita in un vero e proprio show parallelo, con il livornese protagonista tra giornalisti e tifosi.

Dai racconti di chi era presente emerge la stessa immagine: un leone in gabbia seduto in tribuna stampa. Allegri era visibilmente irritato, incapace di rimanere fermo. Si arrabbiava e batteva i pugni sul tavolo già nel primo tempo e, dopo lo 0-3, ha iniziato a muoversi nervosamente tra i corridoi della tribuna. Ogni dettaglio lo faceva infuriare: era vistosamente infastidito da ogni posizionamento sbagliato e dalla gestione di certi episodi individuali, nonostante il risultato fosse già al sicuro.

Il copione si è ripetuto per tutta la gara. Allegri urlava indicazioni, si sbracciava e scandiva consigli a voce alta, convinto che qualcuno li potesse riportare in panchina. Probabilmente il tramite è stato Dolcetti, in contatto con il vice Marco Landucci, chiamato a guidare i rossoneri dalla panchina. Ma la percezione sugli spalti è stata netta: Allegri ha vissuto la partita come se fosse a bordo campo, solo separato da un tavolino e da qualche file di giornalisti incuriositi.

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Le reazioni non sono passate inosservate. Tra pugni sul banchetto, urla di rabbia e piccoli sfoghi di frustrazione, molti presenti si sono voltati più volte verso di lui. Anche all'intervallo, quando si è allontanato, il tecnico non ha avuto accesso agli spogliatoi per regolamento: è riapparso puntuale all'inizio della ripresa, pronto a ricominciare con la stessa energia.

Il Milan ha conquistato la terza vittoria consecutiva (dopo Bologna e Lecce), questa volta con un 3-0 netto firmato da Pulisic e Fofana. Un successo che conferma i rossoneri tra le principali inseguitrici del Napoli campione d'Italia (che affronterà a San Siro nella prossima giornata), forti anche di una nuova solidità difensiva: tre gare consecutive senza subire gol, un dato che non si registrava da febbraio 2023.

Eppure la fotografia più significativa della serata non è sul campo, ma sugli spalti. Allegri, incapace di contenere la tensione anche con tre gol di vantaggio, ha ribadito una certezza: la sua ossessione per il dettaglio non conosce pause né squalifiche. Una scena che racconta meglio di ogni dichiarazione l'anima del tecnico livornese, il legame con il suo Milan, quel modo viscerale di vivere il calcio e quell'attenzione maniacale al minimo dettaglio anche nel momento in cui la vittoria è già in cassaforte. Un qualcosa che ricorda proprio il tecnico della squadra che il suo Milan ospiterà nel prossimo turno di Serie A, vale a dire quell'Antonio Conte che anche in questo primo scorcio di campionato non ha mai mancato di riprendere anche pubblicamente i suoi uomini per l'atteggiamento in campo a risultato già acquisito.

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