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Agnelli non molla la Superlega: “Un patto di sangue, andiamo avanti”

Andrea Agnelli ha parlato nel corso di una lunga intervista rilasciata al quotidiano Repubblica. Il presidente della Juventus, promotore principale insieme a Florentino Perez del progetto legato alla Superlega, si è detto sereno nonostante l’uscita di scena dei club inglesi: “Andiamo avanti, c’è un patto di sangue fra noi”. In programma, c’è un dialogo con Uefa e FIFA.
A cura di Fabrizio Rinelli
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La notte più lunga, quella in cui il calcio europeo ha deciso di ribellarsi alla nuova Superlega che solo 48 prima aveva sconvolto l'intero sistema sportivo. Prima il Manchester City, poi a ruota Tottenham, Chelsea, Liverpool e Manchester United, hanno deciso di defilarsi dalla nuova competizione per club. In questo modo si è creata una spaccatura che rischia di portare al fallimento concreto della Superlega dopo soli due giorni. In un'assemblea straordinaria tenutasi nella notte, il comitato della Superlega ha poi deciso di "sospendere il progetto" in attesa di nuovi sviluppi.

Una situazione che però pare non aver minimamente intaccato gli obiettivi, almeno apparentemente, dei leader del nuovo campionato europeo per club. In un'intervista rilasciata a Repubblica, Andrea Agnelli, promotore dell'iniziativa insieme a Florentino Perez, non si è detto per nulla preoccupato dalla situazione che si è venuta a creare. L'ex patron dell'ECA ha ribadito la propria posizione ad andare avanti, anche se la decisione dei club inglesi di lasciare la Superlega è stata ormai ufficialmente presa: "Fra i nostri club – ha sottolineato – c'è un patto di sangue e noi andiamo avanti". Agnelli ha poi fatto sapere comunque che il progetto della Superlega era incentrato a non escludere i campionati nazionali: "C’è piena volontà di continuare a partecipare a campionato e Coppe nazionali".

Agnelli ha poi risposto anche alle tante voci che hanno parlato di una sua mancata risposta al telefono quando il presidente dell'Uefa Ceferin ha provato a telefonarlo. "Non ho risposto a Ceferin per dettagli di vita personale che si commentano da soli – ha detto – Dimissioni? No, resto e chi dice il contrario mi porta fortuna…”.

Le proteste del pubblico e dei tifosi: "Mi aspettavo una reazione simile"

Nel corso dell'intervista, Agnelli ha anche messo in evidenza gli 0biettivi primari della Superlega. Un miglioramento dell'appeal del calcio europeo con un coinvolgimento totale del mondo dei giovani che in questo momento si mostra distante dalle vicende legate al calcio. Ma tutto questo prima del tumulto notturno che ha portato al ribaltone della nuova competizione per club iniziata dalla presa di posizione da parte dei club inglesi. A tal proposito, Agnelli non si è detto preoccupato anche alla luce di quanto stava accadendo già nel tardo pomeriggio di ieri: "Il progetto può vacillare dopo gli scenari emersi dalla componente inglese? No – risponde Agnelli – Ha il cento per cento di possibilità di successo".

È chiaro però che quanto accaduto abbia poi completamente stravolto gli scenari futuri della Superlega che in questo momento, per sopravvivere, avrebbe bisogno di un sostegno. Ad oggi, di fatto, si tratterebbe di un campionato italo-spagnolo con in campo solo Juventus, Inter, Milan, Atletico Madrid, Barcellona e Real Madrid. Ecco allora che si paventa in prospettiva, una sorta di trattativa con Uefa e FIFA. "È il nostro auspicio – continua Agnelli su Repubblica – Noi abbiamo voluto scrivere a Uefa e FIFA proprio per dialogare".

Agnelli dunque non esclude un passaggio con i massimi organismi calcistici a livello europeo e mondiale. "La Superlega comunque va avanti – ribadisce ancora il presidente della Juventus nel corso dell'intervista – Se Uefa e FIFA ci faranno una proposta noi saremo pronti a valutarla". Agnelli però fa capire di non temere le proteste che inevitabilmente si sono venute a creare in queste ore e che nella scorsa nottata hanno portato i tifosi inglesi a scendere in strada per chiedere con forza l'uscita dei propri club dalla Superlega: "Mi aspettavo una reazione del genere – ha sottolineato – Credo che potrà andare avanti ancora per qualche settimana. Per questo sarebbe opportuno iniziare a dialogare". Sperando che i club attualmente in Superlega siano ancora in tempo…

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