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Agghiacciante debutto del PSG di Messi, Neymar e Mbappé: Brugge più pericoloso

Il PSG non è andato oltre l’1-1 contro il Club Brugge, in un match che alla vigilia si preannunciava senza storia. Niente da fare per Pochettino e il tridente atomico formato da Neymar, Mbappé e Messi che non si sono rivelati mai pericolosi con continuità. E un dato sui tiri è impietoso e fotografa i problemi dei Bleus.
A cura di Marco Beltrami
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Ci si aspettava una partita semplice, semplice, e invece il PSG ha fatto fatica e non poco contro il Club Brugge. Mentre nello stesso girone di Champions il Manchester City ne segnava 6 al Lipsia, la formazione francese non riusciva ad andare oltre l'1-1 sul campo della compagine belga, con buona pace del tridente atomico formato da Mbappé, Messi (all'esordio in Europa con i Bleus) e Neymar inaspettatamente sterile. Una brutta gatta da pelare per Pochettino che ha incassato non poche critiche per l'inaspettato flop.

C'è una statistica che lascia pochi dubbi sulla prestazione negativa del Psg contro il Brugge, soprattutto a livello offensivo. La squadra belga che partiva assolutamente sfavorita sulla carta ha tirato 16 volte, con un indice di pericolosità superiore rispetto a quella degli avversari, che hanno chiuso il match con 9 conclusioni. Un dato impietoso per Mauricio Pochettino che in 5 delle sue 7 partite di Champions, ha effettuato meno tiri in porta della squadra avversaria. E il manager argentino finisce ancora una volta sul banco degli imputati soprattutto per l'atteggiamento della squadra che non è stata capace di supportare il trio formato da Mbappé, Neymar e dell'ultimo arrivato Messi.

Certo, l'assenza di Verratti si fa sentire e non poco, ma non è ammissibile pensare che una formazione con così tanti campioni possa disporre di un contributo offensivo così ridotto, con il gol che infatti è arrivato da Ander Herrera su un'azione di contropiede e un assist al bacio di Mbappé. Nonostante il vantaggio però i problemi sono rimasti gli stessi, come confermato dalla rete di Vanaken che ha avuto vita facile ad inserirsi nel deserto concessogli dai parigini. Basti pensare che dopo lo 0-1, Messi è tornato a chiamare in causa Mignolet solo 40′ dopo. Un'ulteriore conferma dell'incapacità di attaccare con continuità. E ora per Pochettino è già tempo di vietato sbagliare, visto che il prossimo match sarà contro l'altra corazzata del gruppo Manchester City.

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