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Adriano Galliani racconta il Covid: “Ho temuto di morire, ho perso 10 kg”

Adriano Galliani, senatore della Repubblica e amministratore delegato del Monza ha parlato della malattia e di come questa abbia stravolto il suo modo di vedere la vita. Il dirigente ha raccontato di come Berlusconi gli sia stato vicino, rivelando anche un retroscena sui suoi piani futuri: “Andrò a pregare con Casini in un santuario”.
A cura di Marco Beltrami
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"I dieci giorni più lunghi della mia vita". Così Adriano Galliani in un'intervista al Corriere della Sera ha raccontato la sua terribile esperienza con il Covid. L'imprenditore, dirigente sportivo e politico, attuale senatore di Forza Italia e amministratore delegato del Monza ha parlato della malattia e di come questa abbia stravolto il suo modo di vedere la vita. Dopo due settimane di "battaglia" Galliani è stato dimesso dall'ospedale, anche se i segni del virus sia a livello fisico che mentale sono ancora evidenti.

Adriano Gallini è stato ricoverato presso l'Ospedale San Raffaele di Milano due settimane a causa del Covid. 10 giorni da incubo per il dirigente, passati nel reparto di terapia intensiva, in cui le speranze hanno vacillato: "Avevo davanti a me solo un muro. Il reparto di terapia intensiva non ha finestre. All’interno ci sono solo letti. Pensi che non c’è nemmeno il bagno. Le dico con molta franchezza che ho temuto di morire. Insomma, non è stata una passeggiata di salute. Aggiunga un altro elemento: soffro di claustrofobia. L’ascensore mi dà ansia. Pensi allora cosa possa essere per un claustrofobico non vedere la luce per dieci giorni?".

L'ex del Milan, ha ringraziato tutto il personale dell'ospedale che lo ha aiutato a sopravvivere al Covid. Galliani nei suoi giorni di ricovero ha imparato ad apprezzare le piccole cose, e a rivedere anche le sue priorità: "Per il calcio e per il mio lavoro ho girato il mondo e ho avuto la migliore sorte di andare negli alberghi di lusso. Eppure una volta entrato in un reparto normale mi sono subito detto: ‘Non c’è Four Season che tenga. Questo è il posto più bello della mia vita'. Stavo ore a guardare il cielo e già questo mi riempiva il cuore. Questa esperienza ha cambiato la mia psiche. La salute è l’unica cosa che conta nella vita".

Galliani che ha raccontato anche di come Silvio Berlusconi gli sia stato vicino ("Mi scriveva continuamente, mi mostrava il suo affetto, era preoccupato per me. Vedevo le sue chiamate anche quando non potevo rispondere per la stanchezza"), è tornato nella sua abitazione milanese e il ritorno alla normalità ha avuto un sapore speciale, e anche un gesto di routine come una semplice doccia, gli ha regalato un attimo di felicità.

Quali sono ora le sue condizioni di salute e cosa farà Galliani? In attesa di recuperare i chili persi e la migliore forma, il senatore è pronto a mantenere una promessa fatta con l'ex Presidente della Camera Ferdinando Casini: "Ci vorrà un mese circa per riprendersi definitivamente. Ho perso dieci kg perché in quei maledetti giorni non riuscivo nemmeno a mangiare una polpetta. Con Pierferdinando Casini, che ha avuto come me il Covid, abbiamo preso un impegno ufficiale: ci recheremo al Santuario della Madonna di San Luca. Andremo lì a pregare".

E in questi giorni Galliani ha dovuto fare parzialmente a meno della sua grande passione ovvero il calcio. Galliani infatti non voleva ricevere "brutte notizie": "Quanto mi è mancato il calcio? Tanto. È la mia grande passione. Ho sempre seguito il campionato attraverso la piattaforma livescore. Non ho visto partite perché avevo l’angoscia che nel corso di un match potessero parlare dei decessi, della pandemia":

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