Adani usa la telecronaca sulla RAI per attaccare Caressa: “Chi conosce il calcio in maniera seria”

Come se non bastasse la legnata epocale presa nei denti a Oslo da parte della Norvegia, con annessa qualificazione ai prossimi Mondiali che è già a rischio, i tifosi dell'Italia si sono dovuti sorbire in telecronaca sul servizio pubblico della RAI le stoccate di Lele Adani a Fabio Caressa, col quale da tempo è in atto una faida anche offensiva e volgare, visto che già gli diede del "coglione" per lo stesso motivo tirato fuori venerdì sera durante il commento del match, ovvero l'aver sottovalutato la caratura della Norvegia.
Ci sta ovviamente – è lì per quello – che l'ex difensore emiliano rivendichi di aver previsto la difficoltà di arrivare primi in un girone che ci vedeva accoppiati con la Norvegia di Haaland e Sorloth (31 e 24 gol segnati rispettivamente nell'ultima stagione) e analizzi perché e percome la squadra allenata da Solbakken abbia spazzato via quella di Spalletti. Ci sta meno che usi il pulpito pubblico davanti a milioni di italiani per continuare la sua battaglia personale e maramaldeggiare su quel Caressa che aveva detto "se adesso dobbiamo avere paura anche della Norvegia", pronosticando una qualificazione agevole per gli azzurri.
L'ennesimo attacco di Lele Adani a Fabio Caressa, stavolta ai microfoni RAI
Adani non nomina mai il suo ex collega di Sky Sport, con cui i rapporti si sono frantumati dopo il doloroso benservito datogli dall'emittente satellitare nel 2021, ma conoscendo la vicenda e i capitoli precedenti non c'è alcun dubbio su chi sia il destinatario delle parole ben scandite dall'ex calciatore in telecronaca, quando prima ha detto che "questa è la Norvegia più forte della storia" e poi ha attaccato sul piano professionale, ovvero del saper fare correttamente il proprio lavoro, il veterano della redazione calcistica di Sky.
"Andiamo verso la fine di una brutta lezione, Alberto, perché noi sapevamo… – ha detto Adani nel finale del match di Oslo, rivolgendosi a Rimedio – Chi conosce il calcio in maniera seria, conosce i campionati, ha rispetto del gioco e controlla – anche per professione, no? – il valore dei calciatori, sa e sapeva che era una sfida difficile".
Da dove nasce la polemica feroce tra Adani e Caressa
Tutto è iniziato quando Caressa aveva detto in un intervento radiofonico: "Dobbiamo affrontare la Norvegia, cioè la Norvegia è 43sima, non fa i Mondiali dal 1998 e gli Europei dal 2000, Haaland è stato annullato da Gatti… se dobbiamo avere paura della Norvegia, stiamo a casa che è meglio".
Parole contro cui lo scorso gennaio Adani si era scagliato durante il suo podcast ‘Viva el Futbol', con una furia verbale che lasciava intuire come ci fosse del rancore personale non svaporato dall'addio a Sky: "Chi sa di calcio sa che la Norvegia è una squadra forte, perché Sorloth, Haaland, Odegaard sono giocatori non forti, di più. Qualche coglione che non sa fare questo lavoro ma ci guadagna da trent'anni va fuori e dice ‘Ma se adesso abbiamo paura della Norvegia?'. Ma cazzate, te lo dico in italiano, ma l'Italia è uscita con la Macedonia del Nord e con la Svezia".
"Me lo hanno riportato e io ti devo chiamare con il tuo vero nome, coglione – aveva insistito nella sua invettiva Adani – Se tu fai questa sottolineatura qua per andare contro di noi sei un coglione, ma ogni tanto prova a pensare che non lo sei, sforzati e analizza il calcio. Se invece ci stai male perché non lo avete approfondito voi, snobbandolo, ma mi dite perché nello starci male dovete dire una cosa non vera? La Norvegia per me l'Italia deve batterla là e qua, ma è dura, siamo andati fuori con la Macedonia e abbiamo saltato due Mondiali, è dura".