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“A me non la passa”: Mbappé non ne può più, il PSG si sfascia in diretta TV

Il PSG ha già scavato un abisso in classifica in Ligue 1, ma la vittoria di sabato sera contro il Montpellier – l’ottava in altrettante partite – rischia di provocare un terremoto in spogliatoio. Kylian Mbappé, dopo essere sostituito nel finale di partita, si è lasciato andare ad un clamoroso sfogo.
A cura di Paolo Fiorenza
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Il PSG vince contro il Montpellier e continua il suo percorso netto nella Ligue 1: sono 8 le vittorie della squadra della capitale nelle prime 8 giornate di campionato. Un dominio imbarazzante che ha già scavato una voragine di 10 punti sulla seconda classificata, il Marsiglia, che ha due partite in meno. Ma sotto la Tour Eiffel ci sono anche ombre, che rischiano di sfasciare lo spogliatoio e minare pesantemente la stagione dei parigini. Dopo la reazione infastidita di Messi nei confronti di Pochettino quando il sei volte Pallone d'Oro è stato sostituito durante il match contro il Lione, arriva adesso il gesto ancora più eclatante di Kylian Mbappé, una volta sedutosi in panchina dopo essere stato a sua volta avvicendato.

Mbappé contro il Montpellier è uscito all'88', sul risultato di 1-0 per il PSG grazie alla rete segnata da Idrissa Gueye. Esattamente un minuto dopo, Draxler ha chiuso la partita con un diagonale basso, su assist al bacio di Neymar. È in quel momento che Mbappé non ci ha visto più ed incurante delle telecamere si è lasciato andare – sotto gli occhi di un costernato Gueye – ad uno sfogo clamoroso nei confronti proprio di Neymar, come si intuisce chiaramente da gestualità e labiale: "A me non la passa". La mancanza di feeling – eufemismo – tra i due era del resto apparsa abbastanza evidente nel primo tempo, quando nell'area del Montpellier Neymar e Mbappé avevano sciupato una grande occasione, apparentemente negandosi il passaggio a vicenda.

Mbappé decide dunque di mettere in piazza gli stracci sporchi dello spogliatoio del PSG, aprendo crepe sempre più evidenti in una squadra condannata a vincere tutto, dopo la campagna acquisti stellare della scorsa estate. Peraltro sabato sera dei nuovi arrivati c'era in campo il solo Hakimi, strepitoso in questo avvio di stagione, mentre mancavano gli infortunati Sergio Ramos (l'ex Real ancora non ha giocato un minuto) e Messi, con Donnarumma a scaldare la panchina e Wijnaldum entrato negli ultimi minuti. Se sul suolo francese nessuno sembra comunque in grado di contrastare lo strapotere parigino, ben diverso è il discorso in Champions League, dove la squadra di Pochettino già ha assaggiato il pane duro all'esordio nel girone contro il Bruges, quando ha pareggiato 1-1. Per fare strada in Europa serve non solo una rosa stellare, ma massima unità di intenti: lo sfogo di Mbappé rischia di far implodere a tempo di record il progetto di onnipotenza degli sceicchi.

Adesso si capisce ancora più chiaramente il perché il campione francese abbia deciso di non rinnovare il contratto col PSG e non veda ora di cambiare aria, accasandosi probabilmente al Real Madrid a costo zero l'anno prossimo. Tutti i dubbi sulla reale possibilità di far coesistere così tanti galli in un affollatissimo pollaio stanno ora mostrandosi in maniera evidente. A Pochettino l'arduo compito di reggere la barra del timone in acque così agitate.

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