125 mila euro a partita: il risarcimento folle che Adebayor pretende dal suo ex club

Emmanuel Adebayor è uscito dai radar dal calcio giocato da qualche tempo. Le sue ultime tracce lo davano in Paraguay, tra le fila dell'Olimpia Asuncion, la più titolata squadra del Paese con cui aveva concluso un accordo dopo aver girovagato per qualche anno per l'Europa tra Inghilterra (Crystal Palace) e Turchia (Basaksehir e Kayserispor) in una parabola sempre più discendente. Ma alla soglia dei 37 anni, l'attaccante togolese aveva colto al volo in piena pandemia, l'accordo con il club paraguaiano, con cui però tutto è finito malissimo.
L'avventura in Sud America era da subito diventata difficilissima per i problemi legati al Covid-19: anche il Paraguay aveva dovuto fare i conti con i contagi e il massimo campionato era stato prima rallentato da una serie quasi infinita di rinvii, poi sospeso in attesa di tempi migliori. Così, per Adebayor l'idea di ritrovare una seconda giovinezza lontano dai rifletti del calcio europeo è naufragata poco dopo. All'attivo ha potuto registrare solamente quattro partite, poi la sospensione delle attività, la decisione di ritornare in Togo e la scelta dell'Olimpia di rescindere il contratto.
Da parte della società paraguaiana il motivo era semplice e chiaro: cause di forza maggiore, era impossibile far rientrare il giocatore dall'Africa e proseguire nel rapporto dopo il lungo stop a causa della limitazione dei viaggi per la pandemia. Ma da parte di Adebayor è scattata la controffensiva: il giocatore chiede un risarcimento pari a 510 mila dollari (circa mezzo milione di euro) sostenendo di non aver mai percepito quei soldi ritenuti dovuti. Da parte sua, l'Olimpia ha già ribadito che nulla ha da dare al giocatore e così è iniziato il contenzioso.
Non è la prima volta che Adebayor svela al mondo il proprio rapporto con il denaro, cui è evidentemente legato in modo particolare. Già durante il periodo più cupo, in piena pandemia, in cui era scattata anche la solidarietà di diverse stelle del calcio che si adoperarono per donazioni e aiuti economici a fronte dei più bisognosi, Adebayor se ne uscì con dichiarazioni a dir poco inopportune: "Sono Emmanuel Adebayor e farò sempre quel che voglio. Mi accusano di non donare nulla e non lo farò: mangio e faccio ciò che voglio" aveva detto a chi riteneva inaccettabile che una stella così importante, ricca e famosa non aiutasse il proprio Paese dilaniato dalla pandemia.
Parole che lo avevano messo sulla graticola dell'opinione pubblica e che gli ultimi fatti confermano l'attaccamento al denaro e ai guadagni ottenuti, e di cui non ha mai fatto mai mistero, lungo una carriera di oltre 20 anni. Adesso, è tornato a battere cassa e in modo sorprendente. In quelle 4 partite disputate, Adebayor è sceso in campo per un totale di 216 minuti. Praticamente si parla di 2.350 euro a minuto, 125 mila euro a gara. Un po' troppi per non aver segnato nemmeno un gol ed essersi fatto espellere per un intervento killer, calciando ad altezza collo un avversario. Anche per Adebayor.