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Clamorosa sconfitta per gli Stati Uniti nel basket a Tokyo: vince la Francia, flop Durant e Lillard

I transalpini battono 83-76 la nazionale a stelle e strisce, che non perdeva alla rassegna olimpica da 17 anni, con 24 vittorie consecutive da Atene 2004 in poi. Decisivi gli NBA Fournier e Gobert, nell’America si salva il solo Jrue Holiday, fresco di anello NBA e atterrato a tempo di record a Tokyo.
A cura di Luca Mazzella
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Pronti-via e abbiamo la prima grande sorpresa nel torneo di basket delle Olimpiadi di Tokyo. A Saitama, nella seconda partita del girone A (nella prima la Repubblica Ceca ha battuto l'Iran 84-78) una Francia guidata da una grandissima prestazione della guardia NBA Evan Fournier (28 punti e la tripla del sorpasso nel finale) batte 83-76 gli Stati Uniti infliggendo a Team USA la prima sconfitta nella rassegna a cinque cerchi dal lontano 2004 (24 vittorie di fila), la sesta in assoluto su 144 partite giocate nella storia del torneo.

La squadra allenata da Gregg Popovich gioca male e si chiude troppo spesso in isolamenti forzati delle sue star, ha problemi di falli con Kevin Durant in campo appena 20 minuti e più in generale tira malissimo da due (15/37) e da tre (10/32) trovando nel solo Jrue Holiday (per la cronaca atterrato ieri in Giappone dopo aver vinto l'anello coi Bucks 4 giorni fa) e in timidi sprazzi di Bam Adebayo la solidità necessaria per resistere all'energia dei francesi, che emergono nel finale conquistando diversi palloni vaganti di pura aggressività. Deludono anche Damian Lillard, che tira 3/10 dal campo e perde 4 palle, tra cui quella decisiva sul possibile tiro che avrebbe riportato a contatto l'America negli ultimi secondi, e Devin Booker, apparso stanco e svogliato (1/6 dal campo e -8 di plus/minus, il peggiore dei suoi). Detto dei problemi di falli di KD, la stella dei Nets non riesce mai a entrare in partita segnando a singhiozzo e prevalentemente nel primo tempo, finendo poi con 4/12 dal campo e 1 sola delle 6 triple mandate a segno.

Nelle fila dei francesi da segnalare anche i 14 punti con 9 rimbalzi di Rudy Gobert e le solide prestazioni di Nando de Colo e Pourier, decisivi nel parziale di 25-9 del terzo quarto con cui la Francia mette la testa avanti dopo il +10 toccato in due diverse occasioni dagli States tra primo e secondo quarto. A nulla serve la sfuriata nell'ultimo periodo del citato Holiday, predicatore nel deserto: il suo personalissimo tentativo di fuga viene ripreso dalle triple francesi che mettono più grinta sul campo e guadagnano fiducia minuto dopo minuto, arrivando a una vittoria storica ma che, nonostante il sesto posto nel ranking FIBA ufficializzato prima della competizione, resta una delle candidate ad una medaglia.

Dopo le due sconfitte nelle amichevoli di preparazione contro la Nigeria e l'Australia, che avevano fatto suonare qualche campanello d'allarme solo messo in stand-by con la vittoria contro la Spagna, le prossime saranno invece ore delicatissime per la rappresentativa americana, chiamata a riscattare la pessima figura dell'ultimo mondiale e con tutti i riflettori puntati addosso. Con l'unico MVP NBA di tutta la competizione (KD), un numero di apparizioni All-Star tra tutti i giocatori a roster 10 volte superiore a quelli di qualsiasi altra rappresentativa, e pur al netto delle importanti defezioni, comunque infarciti di star, sui Giganti USA è tempo di iniziarsi a porre qualche domanda, prima tra tutte quella su un gap che sembra ormai essersi ridotto al minimo con le rappresentative FIBA. E se il prossimo impegno contro l'Iran non desta alcuna preoccupazione, la sfida contro la temibilissima Repubblica Ceca a questo punto diventa il primo grande crocevia delle Olimpiadi statunitensi, che dovranno dimostrare di aver superato i problemi offensivi mostrati oggi in vista delle sfide a eliminazione diretta. Per Popovich, KD e Lillard inizia una settimana di fuoco.

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