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Ibrahimovic al Bologna, Sabatini: “Arriverebbe per l’amicizia con Mihajlovic”

Le parole di Sinisa Mihajlovic sul futuro di Zlatan Ibrahimovic hanno alimentato curiosità intorno alla possibile decisione dello svedese. Walter Sabatini, dirigente del Bologna, ha chiarito come stanno le cose: “Ibra non è un calciatore alla nostra portata. Qui da noi arriverebbe solo per amicizia e stima”.
A cura di Maurizio De Santis
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Zlatan Ibrahimovic dal Milan al Bologna. Le parole di Sinisa Mihajlovic sul futuro dell'attaccante svedese hanno alimentato l'interesse dei tifosi nell'attesa che arrivi (finalmente) la decisione sul futuro della Serie A: riprendere a metà giugno (secondo le date individuate dalla Lega) oppure darsi appuntamento a settembre. E così mentre in Germania la Bundesliga è già ripartita, in Italia il chiacchiericcio di mercato è una delle poche strettamente attinenti al calcio che non siano news sull'esito dei tamponi o il tira e molla sui protocolli.

Quel "mi ha chiamato, lascerà il Milan… forse tornerà in Svezia oppure verrà da noi", pronunciato dal tecnico durante un'intervista alla tv serba, ha reso meno monotona l'ennesima domenica senza partite. Quante sono effettivamente le possibilità che l'ex Psg nella prossima stagione indossi la maglia dei felsinei? Lo dice Walter Sabatini, coordinatore dell'area tecnica degli emiliani, nell'intervento a Sky Sport. Accanto a lui c'è anche il direttore sportivo, Riccardo Bigon, e il concetto espresso è unanime.

Ibra non è un calciatore alla nostra portata – ha spiegato Sabatini -. Al Bologna arriverebbe solo per amicizia e stima.

Amicizia e stima, le stesse che di recente quasi lo avevano convinto ad accettare la sfida del Dall'Ara per l'affetto nei confronti dell'allenatore. Poi il "diavolo" ci mise la coda e allora Zlatan scelse di fare ritorno a Milano, che è sempre stata una sua seconda casa. La sua esperienza in rossonero sembra ormai agli sgoccioli, considerati anche i diversi piani per il futuro della dirigenza ma Ibra può dare ancora molto, in particolare a una formazione come il Bologna che, prestando fede alle dichiarazioni del tecnico, "l'anno prossimo vorrà lottare per andare in Europa". E con un asso come lo svedese nella manica tutto può succedere.

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