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Perché Luna Rossa rischia di essere esclusa dalla prossima Coppa America

Il patto tra New Zealand e Ineos Uk agita le acque della prossima edizione dell’America’s Cup. Il defender, campione in carica, ha accettato la sfida degli inglesi che Luna Rossa aveva battuto nella Prada Cup conquistando l’accesso alle finali di Auckland. Quale saranno le conseguenze dirette di questa intesa ancora non è chiaro. Una su tutte: sarà una sola autorità a occuparsi di tutta l’organizzazione dell’evento (dagli aspetti sportivi alle gare fino alla parte commerciale) oppure farà anche la cernita delle concorrenti?
A cura di Maurizio De Santis
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Team New Zealand ha accettato la sfida lanciata da Ineos Uk. "Una pagliacciata, oltre che un disastro per l'America's Cup", è così che lo skipper di Luna Rossa, Max Sirena, ha definito il patto sancito tra il defender – che ha vinto la 36sima edizione del trofeo dopo il duello con l'equipaggio italiano – e gli inglesi. Eppure il patto c'è, la stretta di mano anche e il rischio che l'imbarcazione azzurra si ritrovi messa in secondo piano è tutt'altro che ipotetica. Un'incognita, invece, c'è ed è determinata dalla situazione di emergenza sanitaria internazionale per il Covid: nell'accordo, infatti, la scelta della sede al momento è un punto interrogativo.

Quale saranno le conseguenze dirette di questa intesa ancora non è chiaro. Una su tutte: sarà una sola autorità a occuparsi di tutta l'organizzazione dell'evento (dagli aspetti sportivi alle gare fino alla parte commerciale) oppure farà anche la cernita delle concorrenti? Alcuni punti fermi sono stati messi: la classe dell'imbarcazione resterà la stessa – il monoscafo volante AC-75 – ma con qualche modifica per esaltarne le potenzialità svilite dai buchi di vento o dalle condizioni di vento leggero che hanno rallentato anche i neozelandesi.

Una delle novità potrebbe essere rappresentata dalla composizione degli equipaggi. La squadra che dovrà scendere in acqua per il challenge con il defender dovrà annoverare membri che hanno al 100% la stessa nazionalità dello yacht club sfidante oppure siano in possesso di quel passaporto da almeno 2, 3 anni prima del 18 marzo 2021. Unica eccezione ammessa, quella in riferimento alle cosiddette ‘nazionalità emergenti': nel caso specifico la percentuale dei membri con la stessa nazionalità potrebbe variare per consentire ad altri Paesi (come la Cina) di presentarsi con un proprio team.

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Dove si disputerà la prossima America's Cup. Il regolamento attuale permette al Team che ha vinto il trofeo di scegliere anche il campo di regata. Al riguardo è impossibile prendere una decisione adesso considerata l'evoluzione della pandemia nei differenti Paesi. La Nuova Zelanda, che anche nella recente edizione dell'America's Cup si è mostrata al mondo ‘Covid free', resta lo scenario migliore ma prima di sancirlo con certezza si è deciso di attendere i prossimi mesi.

L'organizzazione. È un aspetto centrale della prossima edizione del trofeo. Nel patto tra New Zealand e Ineos Uk la linea emersa è che sia una sola autorità a occuparsi dell'intera organizzazione dell'evento. Che possa anche selezionare gli sfidanti è questione sulla quale si è sorvolato per ora. Anche perché, nonostante l'idea della sfida a due non sia stata messa da parte, la volontà che si fa strada è allargare la base dei challenger ad altri team.

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