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Nel nuovo Dpcm vietati sport amatoriali e calcetto, le palestre restano aperte

Cosa cambia per lo sport e cosa è vietato fare in base alle misure contenute nel nuovo Dpcm del 13 ottobre per frenare la diffusione dei contagi da coronavirus. Il documento impone una stretta alle discipline amatoriali, salvando palestre e piscine, realtà professionistiche, dilettanti ed Enti di promozione. Niente più partite di calcetto, limitazione anche per le discipline di contatto che non siano normate dai protocolli.
A cura di Maurizio De Santis
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Lo sport non si ferma, almeno per il momento. Restano aperte palestre e piscine. Le misure per arginare la diffusione dei contagi da coronavirus contenute nel nuovo Dpcm del Governo del 13 ottobre impongono una stretta solo alle discipline amatoriali, salvando le realtà professionistiche, dei dilettanti e degli Enti di promozione. Non sarà come tornare ai tempi del lockdown, quando la serrata fu totale. Lo ha confermato anche il ministro, Vincenzo Spadafora, spiegando qual è la ratio che ha ispirato il documento firmato dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, dopo il confronto con le Regioni e il parere del Comitato Tecnico Scientifico.

Nel nuovo DPCM – ha ammesso Spadafora – abbiamo tutelato non solo lo sport professionistico ma anche quello dilettantistico: associazioni e società sportive, federazioni e enti di promozione hanno infatti dato prova di aver rispettato con rigore i protocolli emanati nelle scorse settimane, spesso anche affrontando spese di adeguamento e messa in sicurezza degli spazi e delle strutture. Questo significa che le ragazze e i ragazzi iscritti a scuole o campionati potranno continuare le loro attività. Nessun cambiamento invece per quanto riguarda l’attività delle palestre e la corsa, ovviamente senza mascherina.

Questa volta si è scelto di intervenire in maniera parziale e graduale (lo si evince anche dal testo integrale pubblicato ufficialmente). Palestre e piscine resteranno aperte così come l'attività di base potrà continuare ma a una condizione: calcio, pallavolo, basket, rugby, danza e tutte le altre discipline potranno continuare purché gestite da società che abbiano attivato i protocolli di sicurezza previsti.

Cosa non si potrà fare in base alle prescrizioni licenziate dal Governo? In buona sostanza, non sarà più possibile organizzare le partitelle tra amici durante la settimana né riunioni per discipline di contatto (arti marziali, pugilato) che non rientrino nel solco normativo indicato in maniera molto rigorosa dalle prescrizioni ministeriali. Il motivo? Il virus si trasmette attraverso le goccioline di saliva, di sudore e il rischio che bambini e ragazzi asintomatici possano contagiare i compagni di gioco è troppo alto. Non sono previste limitazioni, invece, per i match di tennis (poiché si può giocare rispettando a distanza di sicurezza) oppure per il footing.

Cosa cambia? Novità anche relativamente alla capienza degli stadi e dei palazzetti. All'interno degli impianti per manifestazioni sportive all'aperto non potranno essere ospitate più di mille persone, quanto all'accesso degli spettatori al chiuso non potrà essere superato il limite del 15% (fino a un massimo di 200 persone). Ecco nel dettaglio cosa è vietato.

Calcio, calcetto, calciotto

Il classico appuntamento tra amici durante la settimana non sarà permesso. Calcio, calcio a cinque, calcio a otto vengono ritenuti sport di contatto e a livello amatoriale non sono consentiti.

Palestre e piscine restano aperte

Palestre e piscine chiuderanno? No a patto che siano rispettate prescrizioni molto rigorose. Per i luoghi dove si svolgono attività fisiche caratterizzate da corsi sarà necessario applicare le norme tutt'ora vigenti: accesso contingentato e su prenotazione; rilevamento della temperatura corporea, impedendo l'accesso con esito superiore a 37.5 °C; organizzare gli spazi nelle sale dove vi sono attrezzi e materiali tecnici, negli spogliatoi e nelle docce così da garantire il flusso d'accesso e il rispetto della distanza interpersonale.

Nelle palestre deve essere garantito almeno 1 metro di distanza tra persone che non svolgono attività fisica, almeno 2 metri durante l’attività fisica. Nelle piscine, invece, la densità di presenza in vasca è regolata in base a una misura di 7 mq di superficie di acqua a persona. Ogni due ore vanno controllati i parametri del cloro attivo versato in acqua.

Basket e pallavolo

Nessuna limitazione per i tesserati, né per quegli enti di promozioni o per quelle attività pomeridiane che abbiano attivato tutte le misure di sicurezza indicate nei protocolli. Per il resto vale lo stesso discorso delle riunioni tra amici. Un esempio: per la pallavolo – così come per la pallacanestro – sono ritenuti ad alto rischio gli incontri ravvicinati sotto rete.

Boxe e arti marziali

L’alto numero di contatti e l’impossibilità di praticarli con le mascherina rende impossibile discipline del genere, sempre che non rientrino nell'attività professionistica normata dal protocollo.

Tennis e Padel

Trattandosi di discipline sportive che si possono praticare tenendo la distanza di sicurezza, non è stata imposta alcuna limitazione nel nuovo Dpcm.

Sì a ginnastica e danza no ai balli di gruppo

Il nuovo decreto del Governo impone uno stop ai balli di coppia e di gruppo, laddove è inevitabile il contatto tra le persone. Ginnastica ritmica, artistica o danza classica saranno praticabili ma al netto delle misure di sicurezza previste.

Footing, corsa e mascherina

Nessun rischio d'incorrere in sanzioni se si pratica attività di footing. La classica corsa al parco, per strada, sarà possibile e senza l’obbligo di indossare la mascherina. Diverso è il discorso dell'attività motoria: qualora si esca a fare una passeggiata, c'è l'obbligo di avere sul viso il dispositivo di protezione.

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