99 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

L’ultima provocazione a McGregor supera i limiti: “Posa la bottiglia che ti rimetto al guinzaglio”

L’ex youtuber e oggi combattente professionista Jake Paul ha istigato il campione irlandese ancora fermo per infortunio, sui social: “Torna sul ring, sei più attivo su Twitter che sull’ottagono”
A cura di Alessio Pediglieri
99 CONDIVISIONI
Immagine

Difficile che Conor McGregor resti serenamente in silenzio e non risponda quando viene citato, soprattutto quando si tratta di provocazioni dirette, e così anche dopo le ultime dichiarazioni di Jake Paul sulla stampa e sui social, il 33enne campione irlandese non ha assolutamente taciuto, scatenando l'ennesimo faccia a faccia dialettico, in attesa di risolvere il tutto come meglio sa fare, sul ring.

L'ultimo confronto è nato subito dopo le parole dello statunitense Paul che dal 2018 ha iniziato la carriera di lottatore passando al professionismo nel 2020 e accantonando la sua precedente carriera di attore e di youtuber, alla quale però è rimasto legato soprattutto nell'utilizzo dei social media, una perfetta vetrina per inscenare l'ultima diatriba a distanza con McGregor. Il motivo del contendere? Per l'ennesima volta, Paul ha provocato il campione irlandese, richiamandolo a combattere e pretendendo una sfida sul ring, senza avere paura di perdere. McGregor, però, è fermo da tempo dall'attività, da quando ha subito un brutto infortunio alla gamba nel luglio 2021 durante la sfida contro Dustin Poirier e dovrebbe rientrare non prima della fine del 2022.

Paul non se ne preoccupa e ha approfittato del palcoscenico offertogli dal "The MMA Hour" in una intervista in cui più che a pensare al suo prossimo incontro, già in programma il 6 agosto al Madison Square Garden di New York contro Rahman Jr., ha preferito attaccare McGregor insinuandone il timore di combattere e provocandolo sui guadagni, la fama e la notorietà: "So che starai a guardarmi, il 6 agosto" ha sottolineato Paul, "Combatterò il mio sesto incontro al Madison Square Garden; la ‘Mecca della boxe'. Tu nel tuo sesto incontro avevi letteralmente due persone tra la folla. Io non sarò nessuno, sono solo un ragazzo dell'Ohio, ma nel tuo diciottesimo incontro hai guadagnato  150.000 dollari. Io nel mio quinto incontro, ho guadagnato 15 milioni".

Un doppio colpo basso all'orgoglio e al portafoglio, con Paul che non è nuovo nel mondo della lotta per creare facili polemiche e situazioni al limite sui social. Dopotutto, il suo passato da youtuber lo aiuta a inscenare mediaticamente momenti di grande richiamo, trovando di rimando scarsa considerazione e pungenti critiche come a suo tempo, ebbe modo di sottolineare anche Mike Tyson. Così, ecco che giunge un ulteriore affronto: "Conor, Conor, Conor, sei più attivo su Twitter che nell'ottagono e le tue priorità appaiono molto confuse. Metti giù la bottiglia e torna a combattere! Non vinci un vero combattimento da cinque f**tuti anni, e l'ultima volta che l'hai fatto è stata contro Donald ‘Cowboy' Cerrone che non ha vinto una sfida da quando ha combattuto contro di te".

Ovviamente, Mcgregor non è rimasto in silenzio a tanto e così ha subito risposto via social allo statunitense, aprendo il confronto che ha incendiato il mondo degli appassionati MMA: "Hai fatto due combattimenti soltanto: non sei nessuno, sei solamente un flop". Il tutto a fomentare ancora una volta Jake Paul che per l'irlandese nutre una vera e propria ossessione da sempre. Già in passato, i due si erano scontrati verbalmente con McGregor che aveva ridimensionato la figura di Paul sul ring, mentre l'americano gli aveva risposto di allenarsi per bene prima di pensare solo a salire sull'ottagono per sfidarlo.

Un'ossessione che travalica i semplici confini sportivi, portando Paul a provocare McGregor anche sul fronte economico, un tasto particolarmente caro all'irlandese che non ha mai fatto mistero del suo tenore di vita e degli agi ottenuti grazie alla propria notorietà e ricchezza guadagnata sul ring e nella sua vita privata, tutt'altro che monotona. "Non siamo sullo stesso livello, questa è la verità. Sì, hai guadagnato 100 milioni di dollari quando hai combattuto contro Floyd, ma Dana [White, capo dell'UFC, ndr] te ne ha presi la metà" ha continuato Paul che ha anche fissato il prezzo della sfida. "Risolvi la tua carenza di calcio, smetti di romperti le ossa e sali sul ring e guadagna 200 milioni di dollari".

Pugni e affari, dunque, con Jake Paul che avrebbe organizzato il tutto nei minimi particolari per un incontro che non avrebbe confronti: "Deve succedere prima o poi, perché no? Lui è un uomo d'affari, io sono un uomo d'affari, e possiamo combattere partendo da 75/100 milioni di dollari per entrambi. Sarebbe avvincente e le persone sarebbero a bordo ring, sbavando per vederci combattere, grazie all'enorme promozione che ci sarebbe e che entrambi porteremmo".

Il tutto orchestrato ben sapendo che la verità cela una realtà diversa, con McGregor che nel 2021 ha guadagnato più di ogni altro nel mondo dello sport. Ma Paul fa orecchie da mercante e si gioca anche l'ultima carta col conclusivo sproloquio provocatorio: "Se andiamo a guardare il patrimonio netto, ti c*gherei addosso, Conor. Metti giù la bottiglia, esci da Twitter e torna sul ring e chiudi quella c*zzo di bocca, o ti rimetto al guinzaglio. F*ttiti, Conor".

99 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views