765 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

L’Italia non sa più correre, flop della 4×100 ai Mondiali: Desalu e Tortu confezionano il disastro

Cocente delusione per gli azzurri della staffetta 4×100 che si presentavano in pista da campioni olimpici: umiliante ultimo posto: “Ripartiamo da questo disastro, nulla è filato per il verso giusto”
A cura di Alessio Pediglieri
765 CONDIVISIONI
Immagine

Le speranze azzurre di un pronto riscatto ai Mondiali di Eugene dove l'Italia sta facendo purtroppo quasi da semplice comparsa si erano riversate nella staffetta 4×100 che, pur priva di Jacobs, arrivava per tre quarti dallo straordinario oro olimpico di Tokyo. Invece, puntualmente è andato in scena un disastro sulla pista in Oregon, con la formazione azzurra eliminata mestamente già in batteria. E se gli occhi e i timori erano tutti per Chituru Ali, al debutto nella specialità in una kermesse iridata, chi ha tradito sono stati proprio i medagliati in Giappone.

In un confronto diretto con la finale olimpica in cui l'Italia della 4×100 strappò un incredibile 37:50 che valse il nuovo record nazionale e la medaglia d'oro, quella di Eugene è stata una prova a dir poco irriconoscibile. Il più veloce dei quattro azzurri, alla fine è risultato proprio il principiante del gruppo, Ali che ha chiuso la sua frazione in 09:18 – che pure è però risultata la settima e ultima in gara. Ma se il velocista comasco alla fine ha fatto il suo, chi ha sbagliato tutto purtroppo sono stati due protagonisti assoluti della medaglia in Giappone: Filippo Tortu e Eseosa Fostine Desalu.

Lorenzo Patta è riuscito a fare il suo, nella prima frazione: nulla di eccezionale ma in linea con i tempi di batteria, passando il testimone tra il quarto e quinto tempo. Poi, Filippo Tortu non è riuscito a esprimersi al meglio, in una posizione mai amata, la seconda frazione, la più lunga del lotto, in cui ha perso molto e – a confronto con la frazione di Jacobs a Tokyo – già a metà gara l'Italia stava pagando enorme dazio a se stessa e agli avversari. L'uscita di scena però è arrivata al secondo cambio con il pasticcio tra Tortu e Desalu col testimone.

L'analisi ufficiale dei tempi della batteria con l'Italia 4x100
L'analisi ufficiale dei tempi della batteria con l'Italia 4×100

In poche frazioni di secondo si è confezionato l'autentico disastro: Desalu ha impercettibilmente rallentato la sua spinta dovendo ridare energia alla corsa perdendo preziosissimi ulteriori decimi dai rispettivi avversari chiudendo la sua prova a 09:63, un abisso rispetto quanto aveva dimostrato di poter fare a Tokyo, quando volò in 09:17. Dunque, quando l'ultimo passaggio è arrivato ad Ali, la frittata era stata bella che fatta: Chituru ci ha provato ma non è riuscito comunque a sprigionare la propria forza, concludendo con l'ultimo tempo di frazione.

Ovviamente, con il senno del poi, tanta l'amarezza e la delusione condite dalla consapevolezza che a Eugene si era arrivati con le gomme sgonfie ma anche di essere Campioni olimpici in carica nella specialità: "Delusione immensa" ammette Tortu "adesso ripartiamo da questa batosta. Potevamo dare di più ma abbiamo sbagliato due cambi su tre". "Era una formazione nuova" insiste Desalu pur non cercando alibi. "Abbiamo avuto poco tempo per provare i cambi, niente è filato per il verso giusto. Ma agli Europei saremo in grado di farci valere".

765 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views