436 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

L’inferno è finito ma Brittney Griner non ci crede, glielo hanno dovuto dire: “Stai tornando a casa”

La stella statunitense del basket femminile Brittney Griner è stata rilasciata dopo 294 giorni di carcere e sta ritornando a casa da sua moglie e dai suoi genitori, in Texas. Il video che ne racconta gli ultimi istanti prima della partenza, è vissuto in un clima totalmente surreale.
A cura di Alessio Pediglieri
436 CONDIVISIONI
Immagine

E' finito l'incubo a occhi aperti per Brittney Griner, la cestista americana che oltre 290 giorni fa era stata fermata e arrestata in Russia per possesso di stupefacenti. Dallo scorso febbraio per la 32enne stella del basket femminile americano era iniziato un tunnel conclusosi solamente dopo 10 mesi e lunghissimi e snervanti negoziati tra Stati Uniti e Russia. Alla fine, trovato l'accordo, Griner è stata rilasciata e un filmato che ne racconta gli ultimi istanti tra l'uscita dal carcere di massima sicurezza e la salita a bordo dell'aereo che la riporterà a casa è diventato subito virale.

Sembra non crederci, apparsa stanca e logorata dagli eventi: Brittney Griner è libera. Nel momento in cui mette il piede sull'aereo con destinazione Stati Uniti, per lei l'assurdo dramma iniziato lo scorso 14 febbraio, quando venne arrestata e condannata a 9 anni per il possesso di 10 grammi di hashish, si è ufficialmente concluso. Ma non sembra rendersene pienamente conto: nel filmato diffuso dalla tv russa si vede l'intero l'iter che porterà la cestista verso la libertà e solamente alla fine, riesce ad accennare un sorriso, ma l'incredulità negli occhi resta totale.

La firma delle carte per lasciare il carcere di massima sicurezza in Mordovia
La firma delle carte per lasciare il carcere di massima sicurezza in Mordovia

Il rilascio di Griner è avvenuto dopo una tormentata e discussa mediazione politica tra USA e Russia in uno scambio di prigionieri: l'America ha così dovuto accettare le condizioni russe rilasciando contestualmente il trafficante di armi Viktor Bout, il famigerato ‘The merchant of death' (il Mercante di morte) condannato a 25 anni e che ne ha scontati nemmeno la metà. Una scelta obbligata che ha permesso alla 32enne atleta americana di ritornare in libertà dopo una vicenda che aveva scosso l'opinione pubblica mondiale.

Brittney Griner lascia il carcere che l'ha vista detenuta negli ultimi 10 mesi
Brittney Griner lascia il carcere che l'ha vista detenuta negli ultimi 10 mesi

Nel video del rilascio c'è anche una parte che immortala il momento dello scambio tra i due prigionieri con Griner e Bout che si incrociano per alcuni istanti, ognuno diretto verso le rispettive destinazioni: per il ‘Signore della guerra' un rientro già completato, per la cestista l'ultimo lungo viaggio verso San Antonio, in Texas, tra le braccia di sua moglie e dei suoi affetti.

Dopo il suo arrivo Griner sarà portata subito in una struttura medica dove sarà sottoposta ad esami clinici e alle cure necessarie per poi ritornare da sua moglie, Cherelle Griner e i suoi genitori: "È una giornata bellissima per me e la mia famiglia", ha detto la moglie della stella della WNBA reclusa per 294 giorni in Russia, "sono grata al presidente Biden, per l'instancabile lavoro svolto per riportare Brittney a casa". Ma se in America l'attende la gioia e la felicità del ritorno alla normalità, sul viso e nelle espressioni di Brittney Griner nel filmato del suo rilascio c'è tutt'altro: incredulità, timore, sfinimento.

La ricostruzione dura poco più di un paio di minuti, inizia con Griner che segue la compilazione delle carte che la rilasciano dal carcere di massima sicurezza di una colonia penale nella regione della Mordovia: un veloce sorriso, evidentemente forzato che non nasconde uno sguardo quasi assente, sfiancato. Poi l'uscita dal penitenziario con le borse in cui ha recuperato i suoi oggetti personali che le hanno fatto compagnia negli ultimi 10 mesi,  il viaggio scortato dalla polizia verso l'aeroporto, la salita sull'aereo che la porterà nel luogo dello scambio. Solo rumori di fondo, nessuna dichiarazione, nessuna parola, nessuna emozione evidente.

Il controllo dei documenti effettuato dalle autorità russe all'aeroporto
Il controllo dei documenti effettuato dalle autorità russe all'aeroporto

Dopo il controllo dei documenti, finalmente un attimo di reale serenità dopo giorni d'inferno: Brittney Griner è seduta all'interno della carlinga dell'aereo, accenna un sorriso su un volto stanchissimo, mostrando timore e incredulità, coinvolta in un turbinio di eventi di cui appare non rendersene ancora pienamente conto. E ciò è evidente nel veloce dialogo quasi surreale che intraprende con una voce fuori campo. "Qual è il tuo stato d'animo?" gli chiedono. "Sono felice". "Sei pronta a volare?", "Sì" è la risposta. Poi attimi di silenzio dove non traspaiono ulteriori emozioni, tantomeno quelle che dovrebbero essere le più naturali di tutti: felicità, gioia. Quindi un'ulteriore domanda: "Sai dove ti stiamo portando?", "No". "Stai per tornare a casa, negli Stati Uniti". E anche davanti all'ultima rivelazione, il clima resta surreale con un accennato "Sono felice".

L'espressione stanca di Brittney Griner: sta per tornare a casa, negli Stati Uniti
L'espressione stanca di Brittney Griner: sta per tornare a casa, negli Stati Uniti

Poi, lo sbarco in un aeroporto di Abu Dhabi, dove incrocia la delegazione che ha portato dall'America Viktor Bout e quindi la ripartenza verso la libertà. Un ultimo viaggio di 24 ore che la separa dal ritorno alla sua vita di sempre, mettendo fine ad un tunnel che solo qualche settimana fa sembrava infinito e del quale Brittney non sembra ancora essersi resa conto di aver rivisto la luce.

436 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views