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L’Imoco Conegliano oggi è la squadra migliore al mondo nel volley femminile

Su un telato di giovani italiane, Egonu, Sylla, De Gennaro e Fahr, insieme a giocatrici favolose come Joanna Wołosz e Kimberly Hill, l’Imoco Conegliano è la squadra di volley femminile migliore al mondo, con un enorme futuro davanti. Il primo grande obiettivo è la vittoria della Champions League, trofeo che manca nella già splendente sala dei trofei della squadra veneta.
A cura di Jvan Sica
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Le tre vittorie schiaccianti, senza perdere set, nella bolla di Villorba per il primo girone della Champions League di volley femminile certificano quello che è ormai un dato di fatto: l’Imoco Conegliano è la squadra migliore al mondo e da poco più di un anno ha tra le sue fila anche la giocatrice migliore al mondo, Paola Egonu.

Questo status straordinario e ampiamente riconosciuto, che ha portato fino ad oggi solo a una minima parte dei successi che la squadra insegue, si è avuto grazie alla visione e all’impegno di Piero Garbellotto, ultimo erede di una dinastia di lavoratori e imprenditori del legno, con un’azienda nata nel 1775 ma che sa guardare all’oggi come poche altre in Italia, anche da punto di vista sportivo. Quando nel 2012 Garbellotto prende possesso della squadra di volley femminile della sua cittadina, Conegliano, centro veneto di circa 35.000 abitanti (che oggi sfida le squadre di Istanbul, Kazan, Mosca, Bucarest e Stoccarda senza nessun timore reverenziale), inizia subito a fare le cose per bene, il che diventa anche fare le cose al massimo livello possibile. Dal 2016 ha vinto 3 scudetti, 2 Coppe Italia, 4 Supercoppe Italiane e un Mondiale per Club, oltre ad essere arrivate per tre anni consecutivi sul podio della Champions League.

In questo breve lasso di tempo Garbellotto e il suo team hanno costruito una squadra spaziale, non comprando soltanto le grandi stelle, ma sapendo anche andare a prendere al momento giusto e poi rendere ancora più forte il meglio che c’era fra le giovani ragazze del volley italiano. Il primo nome è ovviamente quello di Paola Egonu, l’opposto e per tantissimi (ormai quasi per tutti) anche la giocatrice di volley più forte al mondo, che aveva lampi di classe e potenza quando era una ragazzina, ma che nella società veneta è diventata davvero incredibile.

Ma possiamo parlare anche di Miriam Sylla, schiacciatrice acquistata da Bergamo con molti difetti soprattutto in difesa, oggi quasi del tutto scomparsi, Raphaela Folie, centrale considerata non all’altezza della squadra migliore al mondo e invece in poco tempo diventata perno fondamentale anche della Nazionale, per finire con Monica De Gennaro, incredibile libero, anche in questo caso per quasi tutti il migliore al mondo, con la sua storia di addio alla sua terra, Piano di Sorrento, per seguire il suo sogno. Da quest’anno c’è un altro gioiello italiano da coltivare, la centrale Sarah Fahr, una 2001 solo all’inizio del suo percorso ma che già dimostra qualità in particolare a muro che fanno strabuzzare gli occhi.

Ma Conegliano non ha solo il meglio che la pallavolo italiana abbia espresso nelle categorie giovanili, ha anche alcune delle migliori giocatrici al mondo, come la regista polacca, Joanna Wołosz, fantasiosa e concreta, capace di non sovraccaricare Egonu, servendo spesso i centrali come l’olandese Robin de Kruijf, per la quale il termine migliore al mondo nel suo ruolo potrebbe essere di nuovo usato, oppure in banda dove trova Sylla, ma anche Kimberly Hill, altra favolosa giocatrice, bronzo olimpico con gli USA nel 2016.

Poi serve il manico e Daniele Santarelli ha dimostrato ampiamente di valere il grande club che ha intorno, sostituendo senza problemi il primo allenatore, Davide Mazzanti, passato ad allenare la Nazionale, imponendo sue idee di gioco molto interessanti e seguite già da tanti altri allenatori. Tutto fantastico, ma c’è un piccolo, enorme vuoto che questa squadra fantastica deve ancora riempire, vincere la Champions League, dopo che al Max-Schmeling-Halle di Berlino nel 2019 l’AGIL Novara in cui giocava ancora Paola Egonu batté le Pantere per 3-1. Per l’Imoco Conegliano che sta volando senza freni in campionato, questa Champions League è davvero l’obiettivo numero uno.

Piccola postilla: a luglio poi c’è Tokyo 2020 e lì vogliamo continuare a divertirci.

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