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Le ultime parole del padre di Khabib su Conor McGregor prima di morire: cercò di porre fine alla faida

Il padre del leggendario campione di MMA Khabib Nurmagomedov provò a mettere fine alla faida tra suo figlio e Conor McGregor, pronunciando parole di pace poco prima di morire per Covid. Invitò anche l’irlandese in Daghestan, ma in cambio ricevette solo odio.
A cura di Paolo Fiorenza
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In attesa di sapere se realmente Conor McGregor tornerà a combattere a tre anni dal grave infortunio subìto nell'incontro con Dustin Porier (frattura della tibia, 10 luglio 2021) – in tal senso c'è stato il recente annuncio da parte dell'irlandese di un match contro Michael Chandler che dovrebbe avere luogo sotto l'egida dell'UFC la prossima estate – il 35enne di Dublino è sotto i riflettori per la sua partecipazione al film Road House con Jake Gyllenhaal, ma anche per il riemergere sui social di un vecchio video del padre di Khabib Nurmagomedov.

Abdulmanap Nurmagomedov, padre del leggendario lottatore di MMA del Daghestan che ha chiuso da imbattuto la carriera (29-0) e ha sconfitto McGregor per sottomissione nell'unico confronto tra i due, poco prima di morire disse di aver perdonato Conor per le cose orribili dette sulla sua famiglia e lo invitò a casa loro in Daghestan per seppellire definitivamente la faida. Una mano tesa cui McGregor ha risposto con parole di odio davvero esecrabili anche dopo la morte dell'uomo.

Il combattimento tra Khabib e McGregor del 6 ottobre 2018 è stato sicuramente uno dei più grandi eventi di sempre della UFC, preceduto da un'hype pari solo all'odio viscerale tra i due. Un odio che si allargava ai rispettivi clan, con toni razzisti usati più volte dall'irlandese. A Las Vegas Khabib vinse per sottomissione al quarto round, forzando la resa del suo avversario con un ‘neck crank'. Una conclusione dell'incontro cui seguì il caos: il vincitore uscì dalla gabbia e si scagliò contro un membro dello staff di McGregor, dando inizio ad una rissa per la quale fu squalificato sei mesi e che non fece altro che acuire l'astio profondo tra le parti, mai più rimarginato.

Ci provò con parole di grande pace Nurmagomedov Sr, come si vede nel filmato che adesso salta fuori dal passato. Frasi scandite con pacatezza e profondità, poco prima della sua tragica scomparsa nel 2020 per complicazioni dovute al Covid: "È tutto nel passato, non dobbiamo fermarci lì, la vita va avanti. La nostra religione dovrebbe mostrare grazia non solo a parole, ma anche nei fatti. Se verrà da noi, sarà nostro caro ospite".

Il padre di Khabib si era detto dunque pronto a dimenticare tutte le cose orrende dette da McGregor contro di lui e suo figlio, insulti spesso twittati e poi cancellati dall'irlandese quando aveva capito di aver superato il limite con offese razziste, che tiravano in ballo religione e cultura della famiglia Nurmagomedov e del Daghestan. Le parole di grande umanità e classe di Abdulmanap sono tuttavia cadute nel vuoto, visto che l'invito è stato rifiutato dal lottatore di Dublino, come ha dimostrato in maniera eloquente – e ancora una volta orribile – un suo tweet (poi cancellato dopo l'indignazione di tutto il mondo delle MMA) in cui nel 2021 si rivolgeva così a Khabib circa la morte del padre, dopo che il suo ex avversario si era congratulato con Poirier per la vittoria su di lui: "Covid è il bene e il padre il male?".

Ancora oggi, nonostante ormai non ci sia più una possibilità di una rivincita tra i due combattenti (che peraltro sono coetanei, 35 anni entrambi), la loro faida continua e l'offerta di pace del padre di Khabib a McGregor è stata vana. Chissà che in futuro possa finalmente arrivare un punto d'incontro tra i due, anche se le attuali condizioni di alterazione dell'irlandese non sembrano esattamente favorire uno scenario di questo tipo.

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