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Lance Armstrong confessa d’aver fatto uso di doping

La stampa americana riporta l’indiscrezione: l’ammissione dinanzi alle telecamere e alle domande di Oprah Winfrey.
A cura di Maurizio De Santis
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Ha ceduto e confessato. Messo spalle al muro dalle rivelazioni dei compagni di squadra, scaricato dagli sponsor, radiato e privato dei successi che ne avevano fatto una leggenda del ciclismo mondiale, Lance Armstrong non ha avuto scelta e ha confessato. Dinanzi alle telecamere e alle domande di Oprah Winfrey, ha ammesso per la prima volta di esser ricorso al doping per migliorare il suo rendimento a metà degli Anni '90, quando ancora non gli era stato diagnosticato il cancro. L'intervista verrà trasmessa giovedì prossimo ma le indiscrezioni riportate – e non ancora confermate – da Usa Today squarciano quel velo di scetticismo che ancora proteggeva l'ormai ex sette volte campione del Tour de France. Nulla ha lasciato trapelare la conduttrice del popolare talk show se non un tweet sibillino postato sul proprio account: "E' arrivato preparato", così ha definito il ciclista interrogato per circa due ore di trasmissione.

Il caso Armstrong. La bufera è scoppiata il 24 agosto 2012 quando l'Usada (l'agenzia americana che si occupa sorvegliare e contrastare il fenomeno doping), in possesso di prove inconfutabili, ha accusato il corridore di aver fatto sistematico uso di sostanze dopanti (Epo, Testosterone, Corticosteroidi), l'ha squalificato a vita, revocandogli tutti i successi ottenuti dal 1998 in poi, compresi i 7 Tour de France. Il 17 ottobre scorso lo stesso marchio internazionale Nike ha deciso di rescindere il contratto che la legava al ciclista statunitense "a causa della prove inconfutabili" presentate dall'Usada.

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