Jake Paul ha guadagnato una fortuna perdendo con Joshua, ma a che prezzo? Un neurochirurgo: “Rischia”

È chiaro che se a 28 anni hai un patrimonio stimato che si avvicina ai 200 milioni di dollari (170 milioni di euro), il denaro non è il motore primo per cui accetti di farti prendere a cazzotti (molto pesanti) da un ex campione del mondo dei pesi massimi tuttora in ottima forma. Jake Paul ha bisogno come l'aria di essere perennemente al centro dei riflettori, che sia come youtuber che come pugile, poi ovviamente per salire sul ring e perdere con Anthony Joshua si è messo in tasca una cifra mostruosa, così come il suo avversario. E tuttavia i rischi cui va incontro sono molto alti, come spiega un neurochirurgo: "Può sviluppare la demenza".
Quanto ha guadagnato Jake Paul per combattere con Anthony Joshua: sfondati i 100 milioni
Jake Paul ha affrontato Joshua il 19 dicembre a Miami, crollando al sesto round dopo essere stato colpito da un destro devastante che gli ha fratturato la mascella, il che lo terrà forzatamente lontano dal ring per parecchi mesi. La borsa totale dell'evento era di circa 184 milioni di dollari, divisa equamente tra i due pugili. Jake Paul ha quindi incassato intorno ai 92 milioni di dollari (circa 78 milioni di euro al cambio), cifra che rappresenta il suo guadagno più alto in carriera, superando di gran lunga i 40 milioni guadagnati contro Mike Tyson.
Si tratta di stime garantite dalla sola borsa, al netto degli incassi della pay-per-view o di eventuali bonus da sponsor. Paul dal canto suo ha lasciato intendere che il suo guadagno reale potrebbe essere di molto superiore, arrivando a ipotizzare la cifra di 267 milioni di dollari. Probabilmente si tratta di una smargiassata, almeno in questo ordine di grandezza, ma il muro dei 100 milioni è stato sicuramente sfondato.
Secondo l'organizzatore Eddie Hearn, il pugno che ha messo fine al match con Joshua potrebbe cambiare in maniera irreversibile la carriera di Paul: "Potrebbe non essere mai più in grado di combattere. La gente pensa semplicemente: ‘Oh, ti fai sistemare la mascella, la fissi con un paio di viti e via'. Ci sono stati molti pugili che si sono rotti la mascella e non hanno mai più combattuto".
Toni simili sono stati usati da Chris Algieri, ex campione del mondo dei superleggeri, che ha descritto l'infortunio come "catastrofico" e ha aggiunto: "Jake starà lontano dal ring per un po'. Vedremo come si rimetterà in sesto la sua mascella".
Il parere medico sui rischi per Jake Paul: "Può sviluppare l'encefalopatia traumatica cronica e arrivare alla demenza"
Ma le conseguenze nel lungo periodo per Jake Paul potrebbero essere ben peggiori e più preoccupanti per la sua vita futura. Brian Hoeflinger, un neurochirurgo con oltre 25 anni di attività, ha spiegato gli effetti dannosi che un pugno come quello di Joshua può avere sul cervello: "Voglio analizzare la situazione dal punto di vista medico: cosa succede quando si viene colpiti alla testa con quella forza, come nel pugilato? Il nostro cervello si muove all'interno del cranio e può urtarlo – è una struttura solida – causando lividi nel cervello, persino emorragie. Traumi ripetuti al cervello possono portare a problemi di memoria, sbalzi d'umore e persino difficoltà motorie. Nel corso degli anni le persone possono sviluppare quella che viene chiamata encefalopatia traumatica cronica o sindrome CTE e arrivare alla demenza".