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Il Texas ‘vieta’ lo sport agli atleti transgender e scoppia la polemica: “Violazione dei diritti”

Il Texas ha spiazzato tutti con un’altra mossa legislativa che alimenta grandi polemiche, e un ulteriore braccio di ferro con la Casa Bianca. Approvato infatti un disegno di legge che impedisce di fatto agli atleti transgender delle scuole pubbliche di partecipare alle gare sportive delle squadre relative al genere in cui si identificano.
A cura di Marco Beltrami
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Il Texas fa ancora discutere. Dopo la legge sull'aborto, lo Stato americano conservatore ha spiazzato tutti con un'altra mossa legislativa che inevitabilmente rischia di alimentare grandi polemiche, e un ulteriore braccio di ferro con la Casa Bianca. È stato approvato infatti un disegno di legge che impedisce di fatto agli atleti transgender delle scuole pubbliche di partecipare alle gare sportive delle squadre relative al genere in cui si identificano.

Questo vuol dire che gli atleti trans, se maschi alla nascita potranno entrare solo in squadre maschili, mentre se nate femmine, solo in team femminili. Il disegno di legge che è stato già approvato giovedì alla Camera, ora arriverà sulla scrivania del governatore Abbott. Il motivo di questo provvedimento, è stato spiegato da chi lo ha presentato in Senato, ovvero Valoree Swanson: evita a suo dire un vantaggio sleale delle femmine transgender contro le atlete biologicamente femmine alla nascita. Inevitabilmente il tutto non ha fermato le accuse di discriminazione. Ai microfoni della CBS, Susan Broyles Sookman dell'American Civil Liberties Union ha dichiarato in maniera perentoria: "Privare i ragazzi trans del diritto di partecipare alle attività scolastiche è sbagliato ed è una violazione dei loro diritti".

Una situazione dunque che a quanto pare ha letteralmente diviso l'America, sulla scia anche di quanto accaduto solo pochi mesi fa in occasione dei Giochi Olimpici di Tokyo. Per la prima volta nella storia delle Olimpiadi infatti, il CIO ha consentito ad un'atleta transgender di gareggiare: Laurel Hubbard ha provato a conquistare una medaglia nel sollevamento pesi categoria 87 +kg. Anche in quell'occasione polemiche a non finire, anche da parte di altre colleghe nei confronti della neozelandese, che si era detta comunque abituata alle "sfide difficili" e considerava quella partecipazione come una "celebrazione globale delle nostre speranze". Ora però dal Texas ecco però un passo indietro.

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