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Juric furioso dopo gli insulti razzisti: “Se ti urlano ‘zingaro’ è difficile non reagire”

Nel post-partita di Spezia-Torino, match terminato 4-0 per i granata, il tecnico del Torino Ivan Juric ha parlato in conferenza stampa degli insulti razzisti che ha ricevuto:
A cura di Alessio Morra
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La partita tra Spezia e Torino è stata un incubo per la squadra di casa che ha incassato una sonora sconfitta e che ora rischia il sorpasso del Verona. Per i granata invece questo è stato il successo più rotondo della stagione, una vittoria che porta il Toro a quota 53 punti. Sanabria e soci sono in piena lotta per conquistare l'ottava posizione, che può valere il posto in Conference League (potrà essere così se la Juventus sarà esclusa dalle coppe europee). Ma la partita purtroppo è stata anche contrassegnata da delle orrende offese razziste ricevute dal tecnico Ivan Juric, che nel dopo partita si è sfogato.

Sul finire del primo tempo di Spezia-Torino la partita tra la Spezia e il Torino era stata sospesa. Guida ascolta quelle parole, Juric gli si avvicina e gli chiede di intervenire, perché è stato oggetto di insulti razzisti da parte di un gruppo di tifosi che era collocato alle sue spalle, praticamente dietro la panchina. Parole orrende: "Zingaro, zingaro, zingaro". Il fischietto campano ascolta le parole dell'allenatore e interrompe l'incontro per un paio di minuti, parla con capitan Gyasi e fa lanciare un appello dallo speaker dello stadio. Quando la partita riprende arrivano ulteriori cori per Juric, ma di tono diverso: "Buffone, buffone".

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Di quanto successo ne ha parlato proprio Juric che dopo il match ha spiegato le sue emozioni: "L'offesa è stata zingaro. Sono i soliti insulti, ed è incredibile come questo schifo si ripeta ancora oggi che siamo nel 2023. Io cerco sempre di stare calmo di fronte a queste situazioni, mi impongo di non reagire: ma dopo un po’ non ce la fai più. Non è una cosa bella".

Poi ha aggiunto: "L’arbitro è stato molto bravo perché ha capito tutto e ha saputo gestire la situazione che poi si è calmata. É stata una cosa brutta, molto spiacevole, perché ti senti veramente offeso di brutto. Tutto questo non è giusto, questo andazzo è proprio brutto. Voglio dire che poche persone mi hanno dato dello zingaro, mentre un attimo dopo c’era tutto lo stadio a gridarmi buffone. A quel punto, in questa storia ci sono finiti tutti: si devono vergognare tutti".

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Ed ha chiuso così: "È da tanto che non mi insultavano. In passato ricordo a Crotone dove mi succedeva spesso. Negli ultimi anni zero, ero felice, anche in posti dove mi aspettavo succedesse. Alla fine uno pensa di non reagire, perché non sono tante persone. Poi le cose arrivano, e per la testa ti passano le cose e dici che non è giusto nel 2023 che succeda questo".

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