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Se Amadeus lascia la Rai non è un Fazio-bis né un dramma: è il momento giusto per cambiare

Solo dieci anni fa, avreste immaginato Amadeus fare la carriera che ha fatto? Perché non potrebbe essere lo stesso per tutti quelli che potrebbero prendere il suo posto?
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Venghino, signori! È di nuovo aperto il Tele-Mercato! La scorsa stagione è stata quella degli addii da telenovela: Fabio Fazio, Bianca Berlinguer e Lucia Annunziata. Nessuno poteva immaginare che sei mesi dopo, ecco pronto già il sequel. La possibilità che Amadeus lasci la Rai a fine stagione sembra più che uno spiffero, più che una pillola di quelle lanciate prima degli altri dal solito ferino Dagospia. Pare che il conduttore abbia comunicato la sua decisione. Anche questa mattina, da Viva Rai2!, Fiorello l’ha detto senza mezzi termini: “So dove andrà l’anno prossimo”.

E se lascia Amadeus, allora lascia pure Fiorello è l’adagio che pare circolare nelle stanze fisiche e digitali, nei corridoi, nelle salette caffè delle redazioni. E se tutto questo fosse vero, allora vuol dire pure che ripartirà il tormentone di sempre, anzi è già partito: la Rai cattivona e censoria che lascia partire i suoi pezzi più pregiati; la Rai rasa al suolo dalla mala politica. Una notizia, però, posso darla anch'io e ve la dò in esclusiva: se Amadeus va via dalla Rai, tutti i programmi continueranno ad andare in onda. Quando dico tutti i programmi, intendo proprio tutti, anche i Tg. Non si fermerà neanche il Meteo. La ritualità stagionale verrà rispettata: Techetecheté d’estate non ce lo toccano. Persino il Festival di Sanremo ritornerà puntuale. No, non succede come è stato per Fazio, che s'è portato via il pallone: il Festivàl resta dov'è. 

Finito il tempo per scherzare, chiedo: ma non è che forse con l’addio di Amadeus nascono nuove opportunità? La prima: lui (che è e resta un top player) accetta una nuova sfida e porta nuova linfa a se stesso e al mondo dell’intrattenimento. La seconda: può crescere finalmente lo spazio nel servizio pubblico per i volti nuovi e meno nuovi. In ordine sparso, sparando nel mucchio: Stefano De Martino, Alessandro Cattelan, Marco Carrara, Alessia Marcuzzi. E poi ci sono gli eterni giovani, che giovani più non sono: Milo Infante, Marco Liorni, Salvo Sottile, Alessandro Greco. La vita, in effetti, è curiosa. Solo dieci anni fa, avreste immaginato Amadeus fare la carriera che ha fatto? Perché non potrebbe essere lo stesso per quelli che ho menzionato?

Di certo, nessuno avrebbe immaginato un ambiente pronto a incatenarsi ai cancelli di Viale Mazzini per l’addio di Ama. Eppure anche l’Inter di Mourinho vinse il triplete cedendo uno come Ibrahimovic, Amadeus lo ricorderà benissimo. Insomma, se il conduttore lasciasse la Rai, siamo avvisati: non c’è nessun allarme anti-incendio da far suonare. La vita scorrerà placida, aperta a nuove opportunità.

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Gennaro Marco Duello (1983) è un giornalista professionista. Laureato in Scienze della Comunicazione al Suor Orsola Benincasa di Napoli. Lavora a Fanpage.it dal 2011. Ha esordito nella narrativa nel 2022 con il romanzo Un male purissimo (Rogiosi). California Milk Bar - La voragine di Secondigliano (Rogiosi, 2023) è il suo secondo romanzo.
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