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Non solo Bianca Guaccero, anche Nunzia De Girolamo e Serena Bortone a rischio: le parole in Commissione

Il direttore di approfondimento Rai, Paolo Corsini, conferma le valutazioni sul futuro dei programmi di Nunzia De Girolamo e Serena Bortone: “Ci sono iniziative che hanno le loro difficoltà”.
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Nel corso dell'audizione del direttore di approfondimento, Paolo Corsini, e del vice direttore, Sigfrido Ranucci, in Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi sono venuti fuori alcuni temi legati al futuro dei programmi televisivi della Rai. Il tema si è posto dopo la grande crisi d'ascolti dell'ultimo periodo. Una crisi che il direttore Corsini ha però rispedito parzialmente al mittente: "Ci sono luci e ci sono ombre. Sulle ombre interverremo, ma ci sono anche le luci". 

Corsini: "Stiamo facendo le nostre valutazioni"

E quali sono queste ombre? Dopo la cancellazione del programma di Bianca Guaccero, Liberi Tutti, i prossimi che sono nel mirino della cancellazione sono i programmi di Nunzia De Girolamo, Avanti Popolo, e di Serena Bortone, Chesarà. Sul futuro di questi due programmi, Corsini ha spiegato che a certi programmi bisogna dare tempo e che le valutazioni si possono fare dopo almeno sei o sette puntate, ma ha riconosciuto che ci sono dei problemi per entrambi i programmi. In fase di apertura di dibattito ha anche spiegato che ci sono stati attacchi surreali nei confronti della Rai in merito agli ascolti, sottolineando che c'è stato un assestamento necessario al ricambio generazionale che pure era parte del contratto di servizio.

Ci sono iniziative editoriali che hanno le loro difficoltà. Avanti Popolo è tra queste, ma è in piedi solo da quattro puntate. Faremo le nostre valutazioni. Anche Chesarà di Serena Bortone lo stiamo valutando, ha avuto difficoltà. Domenica sembrava aver avuto un sussulto. Abbiamo tentato dei programmi che sono stati chiusi perché non hanno avuto riscontro, ma altri programmi stanno andando bene.

Sigfrido Ranucci difende Report

Anche Sigfrido Ranucci, invece, ha conferito sottolineando tutti i dati che attestano Report come la principale trasmissione d'approfondimento in Italia: "La trasmissione ha criteri oggettivi di pluralismo e ha realizzato il doppio se non il triplo di tutti i competitor. Il pubblico ci premia, in diretta come in replica come sui social. Quest'anno, nonostante lo spostamento, abbiamo mantenuto gli ascolti". 

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