La figlia di Peppe Vessicchio: “L’ho conosciuto a 7 anni, ad agosto quando sono stata male e lui era con me”

Ospite della puntata de La Volta Buona di giovedì 11 dicembre, è stata Alessia Vessicchio, la figlia di Peppe Vessicchio. Nel salotto di Caterina Balivo ha parlato di suo padre, nonché uno dei volti più noti del piccolo schermo, il direttore d'orchestra più amato dal pubblico, scomparso improvvisamente a novembre per le complicanze di una polmonite.
Alessia Vessicchio e le parole sul padre
Il racconto del loro legame inizia dal momento del loro primo incontro: "Mia mamma aveva 28 anni, io ne avevo 7 e lui ne aveva 20, stavamo guardando una partita di calcio e io presi la palla finita sul bordo del marciapiede". La donna racconta della sera in cui Vessicchio si è presentato a casa di sua madre:
Io lo chiusi in camera, lui arrivò con la chitarra in spalla, e lui iniziò il repertorio, mia mamma bussava alla porta per farlo uscire.
Vessicchio è sempre stato una figura imprescindibile per lei, l'ha seguita in ogni momento della sua vita, è stato un supporto, una spalla, capace di darle conforto in ogni momento, anche in quelli più difficili
Io nasco, sono figlia da Enrica e Bruno Grieco, il mio papà naturale, ma a 7 anni lui sceglie di essere mio padre e lui ha sempre detto "è mia figlia" e io ho detto sempre mio padre. Io credo che genitore è chi genera, papà viene da una parola sanscrita che è pa, vuol dire accudimento, vuol dire occuparsi di una persona e io fino al mese di agosto, che ho avuto una terribile colica renale, io chiamavo lui, quando di notte il mio cane è caduto, io chiamavo lui. Quando avevo un dubbio, chiamavo lui. È stata la persona che in 48 anni du 56 anni della mia vita, soprattutto prima che arrivasse il mio secondo marito, che è un uomo immenso, che lui adorava, devo dire che avere Marco in questo momento vicino è stato davvero tanto. Quando mio marito parte per lavoro, e parte spesso, lui c'è sempre stato per me. Lo ha sempre fatto con garbo, con gentilezza.
E a proposito della gentilezza, che da sempre ha caratterizzato il modo di fare di Vessicchio, come d'altronde accadeva anche in ogni sua apparizione televisiva, la figlia dice:
Lo giuro sulle mie nipoti, perché sono nonna, è stato lui un nonno per mia figlia Teresa che non te lo dico, un nonno per Alice e Caterina, in questo insieme di donne, lui non solo c'è sempre stato fortemente, io non l'ho mai sentito urlare, anche il dissenso diventa incontro, lui questa divergenza tutta la vita ha saputo gestirla con una divergenza, un garbo.