Gerry Scotti a La ruota della fortuna lancia una frecciatina a De Martino: “Qui non regaliamo soldi”

Ottimo esordio per La ruota della fortuna in access prime time. Il programma condotto da Gerry Scotti, con Samira Lui, è partito da 3.643.000 spettatori pari al 21.9% di share. Nel corso del programma, il conduttore ha rimarcato che loro "non regalano" i soldi, bisogna guadagnarseli. Alla luce di quanto dichiarato nei giorni scorsi su Affari tuoi, a molti è sembrata una frecciatina all'indirizzo di Stefano De Martino, che a settembre sarà il suo diretto competitor.
Gerry Scotti e quella frase che sembra una frecciatina ad Affari tuoi
Gerry Scotti ha lanciato un nuovo gioco, quello della "ruota delle meraviglie". Il concorrente sceglie tre buste. Per guadagnarsi il diritto ad aprirle deve indovinare tre frasi. Ha 60 secondi per completarle tutte e tre. Alla fine del gioco potrà aggiungere al suo montepremi il valore di una delle buste, che possono contenere da 100 euro a 200mila euro. Il concorrente ne apre una, verifica il contenuto e decide se tenerlo o aprire un'altra delle buste che è riuscito ad aggiudicarsi. Prima che il gioco iniziasse, Gerry Scotti ha voluto precisare:
Noi qui i soldi non li regaliamo, loro se li devono conquistare. Le tre buste se l'è conquistate e adesso avrà modo di scegliere il suo destino.
Cosa ha detto il conduttore sul programma di Stefano De Martino
Nei giorni scorsi, in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera, Gerry Scotti ha espresso senza mezzi termini cosa pensa del programma Affari tuoi di Stefano De Martino. Ha rimarcato come i concorrenti vincano considerevoli somme di denaro senza alcun merito:
Se uno non è fortunato non va da nessuna parte, ma in tutti i quiz che ho condotto — dal Milionario a Caduta Libera — la componente del merito è sempre preponderante. Da noi non basta tirare una monetina per vincere, alla Ruota della Fortuna chi arriva in fondo lo merita. Affari Tuoi invece assomiglia molto di più a una riffa, si avvicina alla ludopatia.
Da settembre saranno diretti competitor. Gerry Scotti ha un obiettivo ben preciso: "Se abitualmente fanno il 28% di share e si mettono a fare il 25% vorrà dire che il risultato è arrivato".