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Carla Bruni a Belve: “Se Sarkozy si innamorasse di un’altra gli taglierei la gola e andrei in galera”

Carla Bruni, top model, cantante ed ex premiere dame francese, si è raccontata a Belve di fronte a Francesca Fagnani. Dagli esordi da modella fino all’amore con Nicholas Sarkozy: “Lo adoro, mai incontrato qualcuno che mi proteggesse così tanto”.
A cura di Stefania Rocco
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Carla Bruni si racconta nella puntata di Belve andata in onda martedì 2 aprile. Dall’attività di top model all’amore con il marito Nicholas Sarkozy, Bruni si racconta con generosità a 360 gradi. Interessante proprio il modo in cui sceglie di raccontare il matrimonio con il marito, ex presidente della Repubblica francese: “Mi sono sposata solo quando ero convinta che sarei stata monogama. Sarkozy mi ha tolto l’angoscia e la paura. Lo adoro, è la prima volta che ho incontrato qualcuno in grado di proteggermi. Lo incontrai a una cena organizzata da un amico. Lui mi piaceva molto, ma non mi piaceva la sua posizione. Mi interessa il potere umano, non quello politico”. Quindi il legame che condivide con il marito oggi e la possibilità di un tradimento: “Mi arrabbierei per un tradimento ma non lascerei. Sono nata da un amore adultero e se pensassi all’adulterio come a un peccato, penserei di essere io stesso il peccato. Non mi va. Capitasse nel mio matrimonio, lo sopporterei. Se mio marito si innamorasse di un’altra, invece, non lo sopporterei. E nemmeno lui perché lo ammazzerei. Gli taglierei la gola, poi andrei in carcere giusto qualche anno e, una volta uscita, comincerei a fare la vedova allegra”.

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Il rapporto con i genitori: “Quasi non ricordo i loro nomi”

Toccante il passaggio che vede Bruni raccontare il rapporto con la sua famiglia e i genitori assenti: “Vivevo in questo castello in Francia con decine di stanze. Dall’esterno sembra che io abbia avuto molto dalla vita, visto dall’interno ho avuto genitori buoni e affettuosi ma praticamente invisibili, talvolta non mi ricordo nemmeno i loro nomi, quindi poco importa il castello che avevo in Francia”. Carla racconta di essere cresciuta praticamente da sola, senza alcuna guida: “La libertà è pericolosa, quando uno è piccolo deve essere protetto. I nostri genitori non ci hanno protetto”. Solo poco prima della morte del padre, ha scoperto che l’uomo che l’aveva cresciuta non era in realtà il suo padre biologico: “Raccontandolo mio padre mi fece un regalo, mi liberò da molte domande strane che mi ponevo. Mi disse che non dovevo dirlo a mia madre per non offenderla. E questo dice molto del rapporto tra i miei genitori. Il mio padre biologico è una persona deliziosa e sono felice di averlo incontrato,. Soprattutto ho guadagnato una giovane sorella tutta nuova”.

Il rapporto con la sorella Valeria Bruni Tedeschi

Bruni racconta la sua tendenza alle dipendenze e com’è connesso questo legame al rapporto con la sorella Valeria Bruni Tedeschi: “Ho quasi praticamente smesso di bere. Ho una tendenza alla dipendenza da tutto: lo zucchero, la sigaretta, l’alcol. Certe persone possono bere un bicchiere di vino e basta. Io appena ho bevuto un sorso del primo bicchiere ho una specie di diavoletto dentro che mi dice di continuare, che sto bene, sono simpatica, di bere il secondo, poi il terzo e il quarto. Non ho il limite, non ho moderazione”. Proprio questa sua attitudine l’avrebbe spinta a pensare con un certo fastidio al lavoro della sorella Valeria:

Amo mia sorella ma fa solo film ispirati alla mia famiglia. Anche perché poi prende la meravigliosa Valeria Golino nel ruolo della sorella minore che sarei io. Non è sempre facile vedersi utilizzati. Quando uso la gente, e lo faccio nella mia ispirazione, faccio attenzione. Di quel film mi aveva turbato il fatto che nel film Valeria Golino era un’ubriacona e ho pensato che sarei potuta essere io.

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L’incontro con Donald Trump e la minaccia di una denuncia

Bruni ne ha approfittato per smentire anche il flirt con Donald Trump che fu lui stesso ad attribuirle: “Ho incontrato Donald Trump in un aereo. Fu molto gentile ed era con sua moglie che era incinta. Quando ci ha invitate a pranzo, c’era anche la moglie, ci ha fatto visitare tutta la Trump Toewer e basta. Successivamente, mi chiamava una volta al mese e mi invitava a un evento sulla boxe e la caccia. Non ci sono mai andata. Un giorno una giornalista riceve una telefonata da quello che si presenta come l’addetto stampa di Donald Trump che rivela di voler parlare della vita sentimentale del suo capo. In realtà, la giornalista se ne accorse dalla voce, era lui che fingeva di essere il suo addetto stampa. Nell’elenco di donne che quest’uomo fece mise anche me rivelando che avrei lasciato Mick Jagger per lui. Semplicemente, Trump aveva capito che poteva usare i media per raccontare quello che voleva e distogliere l’attenzione dai suoi affari. Quando commentai dicendo che era pazzo, mi scrisse che mi avrebbe denunciato. Va benissimo, sono qui che aspetto”.

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