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Tim Roth sulla morte di suo figlio: “Pochi mesi prima giravo un film in cui vivevo un lutto, mi ha aiutato a preparami”

Tim Roth racconta il dolore per la morte di suo figlio Cormac, scomparso a 25 anni per una rara forma di tumore. L’attore, qualche mese prima, era sul set di un film in cui interpretava un padre che aveva appena perso suo figlio.
A cura di Ilaria Costabile
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Perdere un figlio è uno di quei dolori che un genitore non vorrebbe mai provare, eppure Tim Roth si è trovato a viverlo in scena sul set del film Poison e a pochi mesi di distanza, anche nella realtà. Suo figlio Cormac, infatti, è morto a soli 25 anni per una rara forma di tumore, poco dopo la fine delle riprese nell'ottobre 2022.

Tim Roth e il dolore per la scomparsa del figlio

"Il film parlava proprio di questo, della perdita e del dolore… e ora, per la mia famiglia, è diventato qualcosa di estremamente toccante" ha raccontato l'attore in un'intervista al Guardian, ricordando quei mesi che sono stati molto difficili dal punto di vista emotivo: "Ognuno affronta il lutto a modo suo. Non c’è un’unica strada, altrimenti avremmo già trovato una cura" racconta l'attore. Roth rivela, inoltre, che suo figlio lo aveva invogliato ad accettare quel ruolo, sebbene fosse già malato all'epoca:

Non era affatto preoccupato che andassi. Anzi, penso volesse anche un po’ liberarsi di me. Volevo la sua approvazione: se lui non fosse stato d’accordo, non sarei mai partito. Se avesse avuto bisogno che rimanessi, sarei rimasto.

Girare certe scene è stato davvero difficile per l'attore, perché molte sono state ambientate in un cimitero e la tensione per quello che sarebbe potuto accadere era nell'aria: "In quel momento cercavamo di essere positivi, perché lui era ancora con noi" e aggiunge: "Giravamo in un cimitero, sì, ma io cercavo di continuare ad avere speranza". Il film è tratto da un'opera teatrale dell’autrice olandese Lot Vekemans, e racconta una sorta di lotta interiore tra due genitori che non riescono a condividere il dolore:

Mostra una verità profonda: ognuno elabora il lutto in modo unico, come un’impronta digitale. Ora lo vedo chiaramente con amici e familiari: ognuno lo sta affrontando a modo suo, e bisogna rispettarlo.

I timori della regista di Poison

Quando poco dopo la fine delle riprese è avvenuta la morte di Cormac, la regista Désirée Nosbusch, che era a conoscenza della malattia del ragazzo,  ha iniziato ad interrogarsi: "Mi sono chiesta: “E se il mio film fosse stato di cattivo auspicio?”. Ma fu Roth in quel frangente a rassicurarla: «Non ho nessun rimpianto per averlo fatto. In un certo senso, mi ha aiutato a prepararmi».

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