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Metereologo licenziato per video erotici su siti gay: “Non mi scuso, giudicatemi per il mio lavoro”

A scatenare il malcontento della tv americana, la sua attività parallela per un sito di incontri gay, sul quale è apparso tramite web cam, tenuta all’oscuro dei suoi datori di lavoro. “Non mi scuso per essere gay o per il mio approccio al sesso e non mi vergogno affatto”.
A cura di Giulia Turco
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Si chiama Erick Adame ed è un noto meteorologo americano che, fino a qualche tempo fa, lavorava per il canale Spectrum News NY1, se non fosse che a seguito di un episodio da lui stesso ritenuto omofobo è stato licenziato. A scatenare il malcontento dell’azienda, la sua attività parallela per un sito di incontri gay, sul quale è apparso tramite web cam, tenuta all’oscuro dei suoi datori di lavoro.

La confessione via social del metereologo licenziato

Sto sfruttando questa opportunità per raccontare la mia verità, piuttosto che lasciare che siano gli altri a parlare della mia vita”, ha scritto il metereologo in un post via Instagram, dopo che la notizia del suo licenziamento era circolata sui giornali. “Nonostante io sia un personaggio pubblico e sia in televisione nella più grande industria del paese davanti a milioni di persone per cinque giorni alla settimana da più di un decennio e mezzo, sono apparso segretamente su un sito di incontri per adulti”, racconta Adame. Su questo sito ho messo in atto comportamenti compulsivi esibendomi davanti alla telecamera per altri uomini. Era consensuale al 100% da entrambe le parti”, specifica. “Non sono stato pagato per questo, ma è stato assurdo da parte mia pensare che avrei potuto mantenerlo un fatto privato. Tuttavia, il mio datore di lavoro lo ha scoperto e sono stato sospeso e poi licenziato”.

Erik Adame non si scusa per il suo orientamento sessuale

Un vero e proprio mea culpa per il metereologo che ha riconosciuto una certa ingenuità nel pensare che la sua attività non sarebbe mai stata scoperta. Eppure sembra convinto è i provvedimenti presi dall’azienda nei suoi confronti abbiano a che fare con il suo orientamento sessuale. Non mi scuso per essere apertamente gay o per il mio approccio positivo al sesso: quelli sono doni dei quali non mi vergogno affatto”.  Oggi si assume le responsabilità della sua mancanza di giudizio e spera in futuro di poter tornare a lavorare senza alcun pregiudizio. “A coloro che prenderanno la decisione di assumermi o meno in futuro: per favore giudicatemi dalle migliaia di ore di televisione di cui sono così orgoglioso e non per i due minuti di video piccanti che probabilmente ora mi definiranno in  cultura del ‘click bait’”.

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