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Matthew Perry: “Dopo 14 interventi allo stomaco, le cicatrici sono il promemoria per restare sobrio”

Matthew Perry ha raccontato la sua dipendenza da droghe e alcol che lo ha portato quasi a perdere la vita. I 14 interventi allo stomaco subiti dal divo, sono diventati un monito.
A cura di Ilaria Costabile
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L'autobiografia di Matthew Perry, "Friends, amanti e la Cosa Terribile", è già diventata in poco tempo una fucina di racconti ed esperienze di vita disarmanti, che mettono in luce gli anni più difficili dell'attore americano, protagonista nei panni di Chandler di una delle sitcom più famose al mondo, che si è raccontato senza remore, descrivendo la solitudine e la depressione che si nascondo dietro la vita dorata promessa da Hollywood.

Matthew Perry ha rischiato la morte

In un'intervista a People, rilasciata in vista dell'uscita del libro, il divo di Friends, ha raccontato: "Sono vivo per miracolo. Volevo condividere la mia storia quando ero sicuro di aver lasciato alle spalle il mio lato oscuro, lontano dai mali dell’alcolismo e della dipendenza". Quando aveva 49 anni, infatti, è stato vicinissimo a non risvegliarsi mai più dopo due settimane di coma e altri cinque mesi in ospedale, ma inaspettatamente ce l'ha fatta e da lì ha deciso di riprendere in mano la sua vita:

Mi attaccarono a un macchinario che respira al tuo posto. È soprannominato Ave Maria perché nessuno sopravvive. Quella notte cinque persone erano state attaccate a quella macchina: sono morte in quattro, mentre io sono sopravvissuto: perché? Perché proprio io?

Il sostegno sul set di Friends

A 24 anni entrò nel cast di Friends, iniziando a lavorare giovanissimo, ma già all'epoca vi erano le prime avvisaglie di quella che sarebbe diventata una vera e propria dipendenza, dannosa e distruttiva: "All'inizio in qualche modo potevo gestirla, ma a 34 anni ero davvero nei guai, non sapevo come smettere". Il suo stato, non sempre era dei migliori, anche nei giorni in cui avrebbe dovuto girare, ma in quei momenti non gli è mai mancato l'appoggio dei suoi compagni di set:

Sono stati comprensivi e pazienti. È come in natura per i pinguini: quando uno di loro è malato o ferito, viene circondato e sostenuto dagli altri; gli girano intorno finché quel pinguino non riesce a camminare da solo. È un po’ quello che ha fatto il cast per me.

Gli interventi chirurgici

Tanti i tentativi che ha messo in atto in questi anni di autodistruzione per rimettersi in piedi, riabilitazioni, ricoveri e anche interventi chirurgici. Ben 14 operazioni allo stomaco, subite nel corso degli anni che hanno lasciato dei segni indelebili sulla pelle: "Le ferite sono un sacco di promemoria per rimanere sobri"

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