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L’amore di Raffaele La Capria e Ilaria Occhini: “Se sapessero della nostra felicità, ci punirebbero”

Lo scrittore napoletano si è infine ricongiunto all’amata moglie, diva del cinema morta nel 2019, di cui disse: “Il premio più bello della mia vita”.
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La morte di Raffaele La Capria riconduce inevitabilmente al grande amore della sua vita: lo scrittore napoletano è stato sposato per quasi sessant'anni con l'attrice Ilaria Occhini. Un amore intenso, spezzato solo dalla morte di lei nel 2019. Lui disse di lei: "Io sono un amante della bellezza e mi colpì questa sua bellezza nascosta in una automobile che andava a Napoli, insieme ad altre persone. Fra queste persone, c'era questa faccia di Ilaria che mi colpì e da allora mi ha sempre colpito. La sua era una bellezza non volgare, ma spirituale. Una bellezza che era adatta al mio sentimento. Ilaria rappresentava un certo tipo di nobiltà, un'aristocrazia dei sentimenti". 

L'amore assoluto

Agli inizi, il loro amore fu molto travagliato. Le cronache rosa dell'epoca scrissero di litigi, lui in una intervista recente a Rai1, di tre anni fa, proprio per ricordare la scomparsa della donna amata, ridusse tutto con un passaggio incredibile:

Ci sono stati dei problemi, ma ciò che è accaduto era molto più importante tanto che i problemi, adesso, non saprei dire quali erano. Li ho dimenticati.

Raffaele La Capria e Ilaria Occhini
Raffaele La Capria e Ilaria Occhini

"Speriamo che gli dei non scoprano la nostra felicità"

La storia è questa: Raffaele La Capria era lo scrittore più in vista in quel momento. Aveva da poco vinto il Premio Strega con "Ferito a morte". Era il 1961 e, aprendo lo sportello di un'auto vide Ilaria Occhini, all'epoca 28enne e già diva del cinema. Proprio quel giorno, se ne andarono insieme a Positano e l'amore fu immediato. Nel suo libro, "La bellezza quotidiana", pubblicato qualche anno fa per Rizzoli, Ilaria Occhini scrisse quest'aneddoto sul loro amore:

Sulla spider girammo per le vie di Roma, andammo a fare i bagni a Ostia e Fregene. Quando ci riconosceva, la gente ci salutava. Raffaele disse: “Speriamo che gli dei della Nemesi che ci guardano dall’alto dei cieli mediterranei non si accorgano della nostra felicità, perché senza dubbio ci punirebbero”. Eravamo infatti nella nostra hybris.

"Il premio più bello della mia vita"

Raffaele La Capria lo ripeteva ogni giorno che Ilaria Occhini era stato, tra tutti, "il premio più bello della mia vita". Lo scrittore è sopravvissuto tre anni a sua moglie. Alexandra, unica figlia della coppia, sceneggiatrice, rivelò una curiosità: non volle mai vedere morta sua moglie. Gli ultimi anni della loro vita, lei li ha trascorsi ad Arezzo a curare la campagna, lui a Roma. Poi, quando l'attrice si era ammalata, lui corse da lei. Ora sono di nuovo legati per sempre. A fare invidia anche agli dei.

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