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Ilaria Occhini e Raffaele La Capria: una storia d’amore lunga 60 anni

La storia d’amore tra la scomparsa Ilaria Occhini e lo scrittore Raffaele La Capria è durata 58 anni, da quel lontano 1961 quando Dudù aprì lo sportello e la vide in tutta la sua bellezza. Insieme andarono a Positano e così iniziarono gli anni scintillanti della loro relazione: Goffredo Parise fu il loro testimone di nozze.
A cura di Redazione Cultura
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Raffaele La Capria e Ilaria Occhini
Raffaele La Capria e Ilaria Occhini

Quasi sessant'anni di amore e vita assieme. Quella che hanno condiviso assieme la scomparsa Ilaria Occhini e lo scrittore Raffaele La Capria, uno dei più importanti scrittori viventi, ormai 96enne. L'autore di "Ferito a morte", quel Dudù che ebbe nel 1961 l'anno magico della sua vita, quando a Napoli, aprendo lo sportello di un'auto vide la stupenda attrice, allora 28enne, Ilaria Occhini. All'epoca lei era già una diva a tutti gli effetti. Poco dopo, sempre quell'anno, La Capria avrebbe vinto il Premio Strega, divennero famosissimi. Quel giorno se ne andarono a Positano e fu subito magia. Una bella giornata, davvero, per colui che in letteratura ne ha inventato il mito. Da allora devono averne avute tante in quasi sessant'anni di vita assieme. Nel suo libro, "La bellezza quotidiana", pubblicato qualche anno fa per Rizzoli, Ilaria Occhini scrisse quest'aneddoto sui giorni scintillanti della sua vita, che più d'ogni altro racconta del loro rapporto, soprattutto in quegli anni di dolce vita:

Sulla spider girammo per le vie di Roma, andammo a fare i bagni a Ostia e Fregene. Quando ci riconosceva, la gente ci salutava. Raffaele disse: “Speriamo che gli dei della Nemesi che ci guardano dall’alto dei cieli mediterranei non si accorgano della nostra felicità, perché senza dubbio ci punirebbero”. Eravamo infatti nella nostra hybris.

Erano i giorni festosi dello Strega, dell'amore che nasce, delle corse in spider, al mare con gli amici, nuotare tenendosi per mano, a pranzo con Marcello Mastroianni, con il testimone di nozze Goffredo Parise, la nascita a Londra della figlia Alessandra. Adesso Dudù le è sopravvissuta e, come riferisce la figlia Alessandra al Corriere, "non vuole vedere sua moglie" morta. Non reggerebbe, alle soglie dei cento anni. Negli ultimi anni lei era stata ad Arezzo in campagna, a occuparsi delle sue piante, mentre lui era rimasto a Roma. Negli ultimi due anni, la Occhini si era ammalatata ed era stata "allettata". Passa la bellezza, purtroppo, e non possiamo farci niente. D'altro canto, la stessa Occhini, in quel suo memoir, ne aveva parlato con schietta lucidità:

Non vale la pena dipingersi migliori di quello che si è. Io sono stata, si dice, bellissima. Non credo di esserlo più. Ma non è ridicolo tutto questo affannarsi?

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