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Emilia Clarke: “Dopo due aneurismi una parte del mio cervello non funziona più”

Emilia Clarke racconta che dopo aver avuto due aneurismi parte del suo cervello non funziona più. L’attrice dichiara: “È straordinario che io riesca a parlare”.
A cura di Ilaria Costabile
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Emilia Clarke, star di Game of Thrones e altri titoli di successo ha raccontato, intervistata durante il programma Sunday Morning della BBC, come è riuscita a sopravvivere a due aneurismi cerebrali che l'hanno colpita a distanza di due anni l'uno dall'altro. L'attrice ha rivelato che parte del suo cervello non funziona più e che il fatto stesso di parlare rappresenta per lei qualcosa di straordinario.

Il racconto di Emilia Clarke

L'intervista è stata realizzata perché l'attrice è protagonista dello spettacolo di sua produzione su Il Gabbiano di Cechov, a Londra. In questa occasione, quindi, non ha potuto non ricordare quel periodo così difficile della sua vita. Il primo aneurisma l'ha colpita nel 2011, il secondo nel 2013, quando era impegnata nelle riprese de Il Trono di Spade, dopo i quali ha ripreso la sua vita in maniera del tutto normale: "È stato il dolore più atroce" racconta l'attrice, che poi rivela cosa le ha permesso di andare avanti e riprendersi: "È stato incredibilmente utile che ‘Game of Thrones' mi… desse lo scopo di recuperare in fretta". Dopo due eventi così traumatici, non ci sono state delle conseguenze gravi:

Una parte del mio cervello non è più utilizzabile. È straordinario che io sia in grado di parlare, a volte in modo articolato, e di vivere la mia vita in maniera completamente normale senza assolutamente ripercussioni. Sono nella minoranza davvero, davvero, davvero piccola di persone che possono sopravvivere a questo.

L'iniziativa per aiutare le vittime di lesioni cerebrali

L'attrice è riuscita ad elaborare il fatto di aver potuto rischiare la vita, ma esorcizza ridendo quanto le è accaduto: "Questa cosa mi fa sempre ridere. Gli ictus in pratica… Non appena una qualsiasi parte del tuo cervello non riceve sangue per un secondo, è sparita. Quindi il sangue trova un percorso diverso per aggirare, ma poi quel pezzo che manca è come sparito". Emilia Clarke ha poi deciso di fondare un'associazione per le vittime di lesioni cerebrali e ictus, il cui nome è "SameYou" per mostrare vicinanza a coloro che hanno patito le sue stesse sofferenze e per chi ha riportato danni ben più evidenti, partendo da un pensiero ben preciso: "Ho pensato: ‘Beh, ecco chi sei. Questo è il cervello che hai.' Quindi non ha senso scervellarti continuamente su ciò che potrebbe non essere lì".

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