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Emanuela Orlandi, il fratello Pietro a Verissimo: “Non prendo soldi per venire in tv”

In questi 40 anni Pietro Orlandi non ha mai perso la speranza di ottenere la verità sulla scomparsa della sorella. Ha portato avanti un appello mediatico senza sosta. Per la prima volta è ospite a Verissimo: “Non ho percepito alcun cachet. Le critiche? Ormai ci sono abituato”.
A cura di Giulia Turco
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Pietro Orlandi è stato ospite di Silvia Toffanin nella puntata di Verissimo andata in onda domenica 30 aprile. Da 40 anni non ha mai perso la speranza di ritrovare la sorella Emanuela Orlandi, scomparsa nel giugno del 1983. Dopo un lungo silenzio, lo scorso gennaio è stata riaperta l’inchiesta sul caso da parte della giustizia vaticana.

Il chiarimento di Silvia Toffanin sul cachet di Orlandi

“Questa inchiesta qualche passo in avanti lo deve fare, ma potrebbe durare pochissimo perché sono convinto che dentro il Vaticano sanno benissimo come sono andate le cose, sostiene Pietro Orlandi ospite per la prima volta nello studio di Verissimo. Come la madre, oggi 93 anni, non ha mai perso le speranze di arrivare alla verità sulla scomparsa di Emanuela: “Finché non troverò i suoi resti per me è un dovere cercarla viva”, ha spiegato Orlandi a Toffanin. “Se devi dirti, io la sento viva, poi non so cos’è successo”. In questi anni ha portato avanti un lungo appello mediatico e a tal proposito la conduttrice ha voluto chiarire: “Orlandi non ha percepito alcun cachet” a proposito dell’ospitata nel suo programma. “Non prendo soldi”, ha confermato lui. “Le critiche? Ormai sono abituato”.

Le rivelazioni di Pietro Orlandi a Verissimo

Come già era successo in precedenza, Orlandi torna a parlare di Papa Wojtyla e della gestione del caso sulla scomparsa di Emanuela. Sapeva quello che era successo a Emanuela, ma ha permesso al silenzio e all'omertà di calare su questa vicenda”, sentenzia in studio. “Quando venne a casa nostra sei mesi dopo la scomparsa, Wojtyla ci parlò di terrorismo internazionale e disse che stava lavorando per arrivare a una soluzione positiva”, racconta. “Io sono convinto che all'interno del Vaticano sappiano benissimo come sono andate le cose", ribadisce. "Mia madre soffre da quando aveva 53 anni, ora ne ha 93. E in questi lunghi anni nessuno ha mai fatto qualcosa per toglierle quel dolore”.

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