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Viola come il mare 2

Viola come il mare 2 si farà, Bucaccio: “Nella seconda stagione crisi e nuovi antagonisti sentimentali”

Viola come il mare 2 si farà. La seconda stagione della serie con Francesca Chillemi e Can Yaman è in fase di scrittura e potrebbe andare in onda già nell’autunno del 2023. La sceneggiatrice Elena Bucaccio ha svelato a Fanpage.it alcune anticipazioni su Viola Vitale e Francesco Demir. Intanto, cresce l’attesa per l’ultima puntata che si preannuncia imperdibile.
A cura di Daniela Seclì
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Viola come il mare 2 si farà, la seconda stagione in onda nel 2023: anticipazioni e cast
Viola come il mare 2 si farà, la seconda stagione in onda nel 2023: anticipazioni e cast
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Viola come il mare 2 si farà. La seconda stagione della serie con Francesca Chillemi e Can Yaman, nei panni della giornalista Viola Vitale e dell'Ispettore Capo Francesco Demir, è già in lavorazione. Fanpage.it ne ha parlato con la sceneggiatrice Elena Bucaccio, che ha svelato alcune anticipazioni riguardanti la trama e il cast e ha fatto sapere che le nuove puntate della fiction di Canale5 potrebbero andare in onda già nell'autunno del 2023. Intanto, gli spettatori attendono con ansia il finale della prima stagione, in onda venerdì 4 novembre, che si preannuncia imperdibile:

L'ultima puntata sarà ricchissima di colpi di scena. Più di quanto ci si possa immaginare. Viola correrà un grave pericolo. Avrà una reazione estrema alla sinestesia. Ci sarà un gesto eroico di Francesco. Sarà un finale romantico, ma in modo inaspettato. Poi ci sarà un controfinale che potrebbe fare arrabbiare gli spettatori, ma pone una domanda molto importante che rimanda alla seconda stagione.

Viola come il mare 2 con Francesca Chillemi e Can Yaman: anticipazioni e quando andrà in onda

Il produttore Luca Bernabei ha annunciato che la seconda stagione si farà. 

Abbiamo appena scritto il soggetto di serie, dunque la storia principale della seconda stagione è pronta. Adesso cominciamo a scrivere gli episodi. Sono felice che questa serie sia scritta anche da Silvia Leuzzi, che sta facendo una grande carriera ed è una donna molto intelligente.

Ci attendono sei nuove puntate?

Sì, sei prime serate e dodici episodi da 50 minuti. Attraverso Viola Vitale, ci piace raccontare che si può essere belle, intelligenti, donne in carriera, avere una vita, un lavoro complesso e non per questo rinunciare alla propria femminilità e alla forza che ne deriva. È una serie di cui andiamo molto fieri e che abbiamo costruito pezzo per pezzo. Con un'attrice, Francesca Chillemi, che è cresciuta con noi ed è parte della nostra famiglia.

Sai già quando inizieranno le riprese e quando Viola come il mare 2 andrà in onda?

Cominceremo a girare nella primavera o estate del 2023. La seconda stagione dovrebbe andare in onda l'anno prossimo. Nell'autunno del 2023, al più tardi nella primavera del 2024. Non vi faremo aspettare molto. Di solito facciamo in modo che una serie torni ogni anno, al massimo ogni anno e mezzo. Un po' perché conferisce realismo alla storia e un po' perché quando passa troppo tempo, l'attenzione cala. E poi quando la serie ci piace, la scriviamo velocemente.

Nel cast, accanto a Francesca Chillemi e Can Yaman, ci saranno delle new entry?

Non posso dire molto, ma sì, rivedremo ovviamente Francesca Chillemi e Can Yaman e ci saranno anche dei nuovi ingressi.

Mi daresti qualche anticipazione su ciò che vedremo nelle nuove puntate di Viola come il mare?

Ci saranno nuove figure che da una parte metteranno in crisi Viola e dall'altra l'aiuteranno nel suo percorso. Inoltre, assisteremo a una importante messa a fuoco del lavoro di Viola. Ci saranno nuovi antagonisti sentimentali molto interessanti. Questo è il massimo che ti posso dire.

Viola come il mare 2 si farà, parla la sceneggiatrice Elena Bucaccio
Viola come il mare 2 si farà, parla la sceneggiatrice Elena Bucaccio

Viola ha un disturbo neurologico, la sinestesia. Come vi siete accostati a questo argomento per riuscire a portarlo in tv?

Abbiamo fatto ricerche e letto tantissimi libri. Siamo in contatto con l'Associazione Nazionale che rappresenta coloro che soffrono del disturbo della sinestesia, che si esprime in diversi modi. Noi ne abbiamo scelto uno che fosse narrativamente utile. Nel nostro caso, ma non è sempre così, abbiamo reso la sinestesia sintomo di una malattia più grave, la sindrome dei "neuroni bucati". Ci serviva per creare l'arco tensivo della storia e per dare una profondità al personaggio di Viola.

Ho trovato geniale il soffio colorato con cui avete deciso di rappresentare la sinestesia nella serie. 

Non è stato facile rendere visivamente comprensibile la sinestesia. Siamo passati attraverso diverse fasi. Abbiamo colorato le persone che però sembravano puffi o Hulk (ride, ndr). Abbiamo creato degli sfondi, ma sembrava di stare in un quadro di pop art. E poi abbiamo scelto il soffio. Per noi era importante esprimere il modo in cui questa sindrome agisce nel profondo su Viola. Sentire i sentimenti degli altri, può essere un dono o una condanna.

Francesca Chillemi si è relazionata con dei professionisti o con persone affette da questo disturbo?

Sì, è stata sempre in contatto con l'Associazione, ha parlato con persone che soffrono di sinestesia e ha lavorato per rendere comprensibile, attraverso le sue espressioni, quello che vedeva. È stata molto brava.

Viola come il mare 2 si farà, tornano Francesca Chillemi e Can Yaman
Viola come il mare 2 si farà, tornano Francesca Chillemi e Can Yaman

Partendo dal romanzo Conosci l'estate? di Simona Tanzini, qual è stato il processo che ha portato a ciò che abbiamo visto in tv?

Ho molto amato quel libro. È scritto benissimo. L'ambientazione e l'idea della sinestesia erano molto forti. Siamo partiti da lì e abbiamo cambiato un po' il personaggio. Nel romanzo, la protagonista è una donna di mezza età, abbastanza cinica, con un profondo senso dell'umorismo ma più disillusa della nostra Viola. La nostra scelta è stata di darle una malattia importante, ma di renderla più gioiosa verso la vita. Nel romanzo non c'era la ricerca del padre, che per noi è stato un tirante orizzontale. Non c'era neanche la storia con Francesco, ma un leggero interesse con un poliziotto. Noi abbiamo trasformato la storia tra Viola e Francesco, in una continua tensione sentimentale. Sono due esseri che si attireranno per sempre, vediamo se prima o poi arriveranno a una relazione.

Come nascono, invece, i casi di puntata?

Partiamo in parte da storie vere, da fatti di cronaca, da romanzi, da storie vissute, abbiamo un largo spettro di ricerca. Molti sono fatti di cronaca che poi vengono completamente trasformati. A noi interessa, più che il fatto in sé, il modo in cui agisce sui personaggi. Le nostre storie sono quasi sempre catartiche, non raccontiamo il giallo fine a se stesso, più che alla domanda "Chi è stato?", rispondiamo a "Perché si è arrivati a tanto?". Le nostre storie sono lenitive, cercano di ricucire le ferite che succedono nella vita delle persone. Cerchiamo di essere vicini alla realtà, ma dando una luce alla fine dei racconti.

La serie è stata pensata sin dall'inizio con i volti di Francesca Chillemi e Can Yaman oppure è una scelta a cui siete arrivati col tempo?

Francesca Chillemi lavora con noi da tantissimo tempo. Cercavamo una serie che fosse adatta a lei. Quindi Viola le è stata cucita addosso. Quanto al personaggio di Francesco Demir, non riuscivamo a trovare l'attore giusto. Chillemi ha un'estetica, un carattere, una presenza scenica molto forte, deve avere accanto qualcuno che sia esteticamente e caratterialmente forte quanto lei o si crea uno squilibrio. Stavamo lavorando con Can su Sandokan e abbiamo capito che era perfetto. Ha lavorato con una coach sull'italiano e quando lo abbiamo visto con Francesca Chillemi, erano pazzeschi.

Viola Vitale e Francesco Demir interpretati da Francesca Chillemi e Can Yaman
Viola Vitale e Francesco Demir interpretati da Francesca Chillemi e Can Yaman

In effetti, Can Yaman ha recitato in italiano, senza avvalersi del doppiaggio. 

Ha lavorato duramente per recitare in una lingua che non era la sua. Inoltre, nelle scene che abbiamo girato all'inizio, il suo italiano era ancora un po' più acerbo rispetto a quello parlato alla fine delle riprese, per cui ha deciso di ridoppiare quelle scene da solo, che è la cosa più difficile che un attore possa fare. Gli attori non sono doppiatori. È stato difficilissimo. Da parte nostra, lo abbiamo sostenuto con un lavoro di scrittura che lo ha aiutato a essere sempre preciso, evitando ad esempio parole italiane che contengono dittonghi che nella sua lingua non ci sono e che dunque faceva più fatica a pronunciare. Ma è stato davvero un grandissimo professionista.

Non resta che assistere al finale della prima stagione e attendere Viola come il mare 2. 

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