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Orlando Puoti: “Vergine a 42 anni perché peso 100 kg e sono brutto, vorrei andassero oltre l’aspetto”

Il Principe Azzurro di Avanti un altro e volto de La Pupa e il Secchione Show, Orlando Puoti, si è raccontato su Fanpage.it: la lotta contro la depressione, le insicurezze sul suo corpo che lo hanno portato a essere vergine a 42 anni, lo stipendio di 1300 euro con cui arriva a fatica a fine mese e i prossimi impegni televisivi.
A cura di Daniela Seclì
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Il Principe Azzurro di Avanti un Altro Orlando Puoti
Il Principe Azzurro di Avanti un Altro Orlando Puoti

Orlando Puoti si è fatto conoscere dagli spettatori interpretando il Principe Azzurro nel programma di Paolo Bonolis Avanti un altro. Inoltre, è stato tra i protagonisti de La Pupa e il Secchione Show di Barbara D'Urso. Puoti ha raccontato la sua storia in un'intervista rilasciata a Fanpage.it: gli anni in cui ha lottato contro la depressione, le insicurezze sul suo corpo che lo hanno portato a essere vergine a 42 anni, il lavoro di assistente tecnico con cui guadagna 1300 euro al mese, le faticose giornate che iniziano alle 3 di notte e i prossimi impegni televisivi.

Il malessere interiore resta sempre, ti direi una bugia se dicessi di averlo superato. Cerco di nasconderlo dietro al sorriso. Anche se ci sto male, cerco di essere solare con tutti perché Orlando come personaggio pubblico deve portare spensieratezza, deve essere ironico, stravagante, simpatico. La vita va vissuta, non ci si dovrebbe rammaricare di ciò che ci offre.

Orlando Puoti, Principe Azzurro di Avanti un altro e volto de La Pupa e il Secchione

Il Principe Azzurro di Avanti un altro Orlando Puoti
Il Principe Azzurro di Avanti un altro Orlando Puoti

Sei nato il 19 settembre del 1980, che bambino eri?

Un po’ pigro e grassottello. Un bambino umile, sempre pronto a dare una mano. Vivevo con i miei genitori e una sorella di tre anni più piccola, con cui ancora oggi ho un rapporto bellissimo. Parecchie volte venivo preso in giro dai ragazzini più vispi.

Hai subito fenomeni di bullismo?

Sì, i ragazzini mi insultavano e mi mettevano da parte perché ero paffuto. Tornavo a casa piangendo, ma non dicevo niente ai miei genitori, mi chiudevo in me stesso. Era sempre così, tutti si riunivano, giocavano insieme e io rimanevo da solo. Sul mio fisico oggi ci scherzo, ma non è facile accettarlo. Cento chili per un metro e sessanta di altezza sono tanti. Infatti ho avuto qualche fidanzata, ma non siamo mai arrivati all’atto finale. Sono ancora vergine.

Quindi ricolleghi la tua verginità alle insicurezze che nutri sul tuo corpo, non al fatto di non avere trovato la persona giusta.

Quando un uomo con un fisico come il mio, si sveste davanti a una donna non ci fa una bella figura. Mi vedo brutto, sono paffutello, basso e ho le orecchie come quelle dei folletti. Se fossi più alto, la massa grassa si distribuirebbe in modo diverso. Invece, io accumulo tutto sulla pancia, sul gluteo e sulle gambe. E le persone me lo fanno pesare. Vorrei che non si fermassero solo al lato esteriore. Ho provato anche a mettermi a dieta.

E non ha funzionato?

Riesco a dimagrire e poi riprendo i chili un’altra volta. Adesso starei pensando a un’operazione. So che ci sono vari interventi che permettono di migliorarsi. Dato che, fortunatamente, non sono mai stato in ospedale, ho molta paura di affrontare questa cosa, però non ti nascondo che ci penso spesso.

Quella di accettarti al momento ti sembra una strada ardua da percorrere?

Io mi chiedo perché sono nato così? Perché tutti mi mettono da parte? All'inizio mi vergognavo tantissimo. Però è scattata in me anche quella voglia di essere un punto di riferimento per le persone. Non esiste che chi non è bello debba vergognarsi, ma la realtà è che sono solo, sto cercando la donna della mia vita ma non riesco a trovarla. Vivo con la mamma.

Da Avanti un altro a La Pupa e il Secchione Show
Da Avanti un altro a La Pupa e il Secchione Show

Tua madre ti sprona a trovare una compagna?

Mamma mi vuole bene e accetta le mie scelte, però spesso mi dice: “Quand’è che te ne vai e ti trovi una fidanzata”. Con lei ho un bellissimo rapporto. I miei amici mi prendono in giro, dicono che sono mammone, perché ogni giorno – quando vado a lavorare – la faccio alzare alle 3 di notte con me per accompagnarmi in stazione. Sono molto attaccato a lei, facciamo le cose in simbiosi.

Tu hai fatto un percorso di studi di grande successo. Ti va di parlarmene? 

Ho una laurea in scienze del turismo, una laurea magistrale in giurisprudenza, sono specializzato in criminologia giuridica forense e ho quattro diplomi. Purtroppo le donne si soffermano tutte sull'aspetto fisico o potrei affascinarle con la mia cultura (ride, ndr).

Qual è il tuo lavoro oggi?

Sono un assistente tecnico in un istituto superiore a Roma. Faccio Napoli – Roma tutte le mattine e la sera rientro. Mi sveglio alle 3 di notte, mi lavo mentre la mamma mi prepara la colazione, poi mi accompagna alla stazione, prendo il treno alle 04:21, alle 06:40 arrivo a Roma, prendo altri due mezzi, poi mi faccio un po’ di strada a piedi e alle 07:30 timbro il cartellino per l’entrata in laboratorio. Alle 14:42 esco da scuola, mi rifaccio tutto il tragitto al contrario e alle 18:20, 18:25 rientro a casa.

Con questo lavoro riesci a far quadrare i conti?

A fatica. Sono circa 1300 euro mensili di stipendio, però dato che sono solo, con un po’ di sacrifici riesco a tirare avanti. Quando posso conservo qualcosa e lo uso quando mi serve. Però mi trovo bene con gli studenti perché mi stimano, anche se a volte mi fanno penare perché non vogliono studiare. Cerco di inculcargli i valori, gli ideali, prima di fare informatica.

Ti sei fatto conoscere interpretando il Principe Azzurro nella trasmissione Avanti un altro. Hai dichiarato che grazie a questa esperienza, sei riuscito a superare un momento difficile della tua vita. Cosa ti stava succedendo?

Sette anni e mezzo fa, ho perso mio padre per un mieloma multiplo al quarto stadio avanzato. Ne ho sofferto tantissimo, ho vissuto il momento più buio della mia vita. Per due anni sono caduto in depressione, mi sono chiuso in me stesso, non c'era uno spiraglio di luce. È stato un periodo oscuro. Poi ho detto: “Devo reagire, devo essere di esempio alle persone che mi conoscono”. Metabolizzare il dolore è difficilissimo, la mancanza di mio padre si sente sempre.

Il tuo personaggio non tornerà nella prossima edizione del programma di Paolo Bonolis. Come hai accolto questa notizia?

Devo dire la verità, non mi è dispiaciuto perché so che i personaggi del salottino cambiano regolarmente. Era giusto anche per me distaccarmi dal Principe Azzurro di Avanti un altro e iniziare a camminare da solo. Sono grato di avere avuto il privilegio di lavorare con grandi personaggi come Paolo Bonolis e Barbara D'Urso ne La Pupa e il Secchione Show. Li ringrazio per tutto quello che mi hanno dato.

Paolo Bonolis e Orlando Puoti
Paolo Bonolis e Orlando Puoti

Prevedi di tornare in tv presto?

A breve uscirà un esperimento che ho fatto con Le Iene, un mini reality. Dovrebbe andare in onda tra tre settimane.

Dato che ormai sei avvezzo al piccolo schermo, ti piacerebbe cercare l'amore a Uomini e Donne?

Sì, anche perché in quel programma si sono formate molte coppie, che sono partite con una conoscenza amichevole e poi si sono ritrovate a costruire una vita fatta di amore. Il mio obiettivo è quello di diventare padre, di formare una famiglia, sarei disposto ad andare a Uomini e Donne per trovare la mia principessa.

E cosa ne pensi di quanto accaduto al Grande Fratello Vip a Marco Bellavia?

Non mi è piaciuto il fatto che lo abbiano bullizzato. Per me lui è il vero vincitore. Io ho sofferto di depressione e lo capisco. Marco era in uno stato in cui cercava conforto e invece ha trovato persone che gli hanno dato tutt’altro. Non me lo sarei mai aspettato soprattutto da Giovanni Ciacci, che ha portato un messaggio importantissimo, e poi si è messo a denigrare una persona che in quel momento stava male. È sbagliato.

Nelle prossime settimane ci saranno nuovi ingressi nella casa, ti piacerebbe essere tra loro?

Sarebbe un sogno. Se ci andassi, porterei me stesso così come sono, una persona spontanea, vera, viva, non creerei un personaggio, perché diventerei un sacco vuoto, senza contenuti.

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