Mare Fuori 5, Clotilde Esposito: “Il futuro di Silvia nella serie non è certo, in amore io me la cavo meglio”

Clotilde Esposito racconta a Fanpage l’evoluzione di Silvia in Mare Fuori 5. Dal rapporto complicato con la guardia Lino alla storia mai sbocciata con Angelo, l’attrice ammette che, in amore, se la cava “meglio di lei”. E insinua il dubbio sul suo futuro nella serie: “Spero che il suo sia stato un addio. Poi, vedremo cosa accadrà”.
A cura di Sara Leombruno
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Come fosse un personaggio del tutto nuovo, la Silvia a cui Clotilde Esposito dà il volto in Mare Fuori 5 appare profondamente cambiata rispetto alla ragazzina che eravamo abituati a vedere nelle prime stagioni. A Fanpage, l'attrice racconta come ha lavorato per immedesimarsi nel suo lato più vulnerabile: "Abbiamo eliminato tutti i colori nel vestiario, mi sono ispirata alle storie di persone che, nella vita, come lei si sono perse". Dal rapporto complicato con la guardia Lino, interpretato da Antonio De Matteo, alla storia mai sbocciata con Angelo (Luca Varone), l'attrice ammette che, in amore, "me la cavo meglio di lei". E insinua il dubbio sul suo futuro nella serie: "Spero che il suo sia stato un addio, di lei abbiamo già raccontato tanto. Poi, vedremo cosa accadrà".

Silvia appare diversa rispetto alla ragazzina delle prime stagioni.

Per me è stato come interpretare un personaggio nuovo. Eravamo abituati a vederla superficiale, leggera. In quest'ultima stagione si trova ad affrontare un dramma importante, perché è accusata di un reato che non ha commesso, ho dovuto dare tutta me stessa per cimentarmi in queste emozioni nuove.

Come avete lavorato per tradurre in scena questo cambiamento?

Prima di tutto, abbiamo fatto uno studio sul suo aspetto fisico, eliminando tutti i colori nel vestiario. Ho dovuto trovare delle emozioni nuove per far sì che anche in volto si vedesse questo senso di oppressione che vive. Con il regista Ludovica Di Martino abbiamo fatto un lavoro interessante anche sul corpo, mi ha detto che avrei dovuto sembrare stanca fisicamente, così da sembrarlo anche mentalmente.

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Ti sei ispirata a qualcosa in particolare per farlo? Magari un evento che hai vissuto in prima persona…

Per fortuna, si tratta di un tipo di dolore che non ho mai vissuto, o almeno non in modo così profondo. Quindi mi sono ispirata a persone che conosco che hanno vissuto dei drammi importanti, momenti di vita in cui si sono sentite vuote.

In questo momento di crisi, Silvia ha un alleato nell'IPM che è Lino. Credi che il loro sia stato amore?

Il loro è sicuramente un rapporto tossico. Silvia è una ragazzina, Lino è un adulto e in qualche modo si incontrano perché sono entrambi irrisolti. Non ritengo giusto quest'avvicinamento, in realtà, perché una guardia non dovrebbe stare con una detenuta, a maggior ragione se così giovane.

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Proprio in una scena con Lino, Silvia gli restituisce tutti i regali che lui le aveva fatto, dopo avergli già detto “Non ti amo”. Che significato ha quel momento?

È una scena emblematica, perché mostra la crescita di questo personaggio. Due stagioni fa, Silvia avrebbe preso quei regali e li avrebbe tenuti per sempre. Oggi sa che quegli oggetti non le interessano, non li vuole da quella persona e glieli restituisce perché guarda al suo futuro, alla sua vita.

Un altro legame significativo è quello con Angelo. Può essere che di lui si sia innamorata veramente?

Me lo sono chiesta molte volte e la risposta che mi sono data è che tra loro ci sia un amore, vivono entrambi un dramma e questi li unisce. Sono due anime che si ritrovano, si guardano dentro. Detto questo, credo che probabilmente Silvia sappia che lui non è l'amore della sua vita, tant'è che, alla fine, glielo dice.

Nell’ultimo episodio, lei e Cardiotrap lasciano l’IPM. Il suo è davvero un addio?

Mi piace pensare che lo sia. Credo molto nel processo di crescita che ha vissuto in carcere perché ritengo che, fuori di lì, avrebbe fatto di peggio. Quindi, mi auguro per lei che quella sia la fine della sua storia, si è evoluta e ha scoperto la passione per la cucina, non avrebbe potuto averne una migliore. Poi, vedremo cosa accadrà.

Quindi, non saresti contenta di vederla in Mare Fuori 6?

Penso semplicemente che se ne sia già raccontato tanto.

Napoli è la tua città natale e in passato l’hai definita il tuo "mare dentro". Cosa significa?

Ho un legame profondo con questa città, un legame che ho riscoperto negli anni. Ora sono un po' più grande ed è una città che capisco, comprendo, apprezzo e amo. Io viaggio molto, mi sposto molto, vedo molte realtà diverse e negli anni mi sono accorta di quanto questa terra mi appartenesse e mi mancasse. Se potessi, non la lascerei mai.

Silvia sta maturando ma, forse, non è ancora pronta al 100% all'amore. Clotilde, invece?

Sicuramente in amore sono messa meglio di lei (ride, ndr). Sono una persona molto razionale, seleziono le persone nei miei rapporti, sia di amicizia che di amore e li vivo molto serenamente, in maniera sana. Sono molto diversa da lei.

Qualche mese fa sei stata fotografata insieme a Michele Longobardi, ex tronista di Uomini e Donne, e qualcuno ha ipotizzato che aveste una storia.

È un mio carissimo amico, ci conosciamo da quindici anni, mi ha anche fatto da cupido di una delle mie primissime relazioni. Non ho smentito perché l'ho ritenuto inutile, eravamo in compagnia di altre persone. Ci vediamo spesso e ci vogliamo bene.

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